Primavera: risolvere il nodo tra Rifondazione e amministrazione

Primavera: risolvere il nodo tra Rifondazione e amministrazione

«Avviare un processo in cui saranno coinvolte tutte le forze della sinistra che vorranno esserci»

questa amministrazione credo sia giusto trarre qualche considerazione.
Per prima è stata smentita la voce – messa in giro ad arte da alcuni esponenti del PD che forse preferirebbero alleanze con altre forze – secondo la quale Rifondazione sarebbe stata la “forza frenante” di questa amministrazione. In queste due settimane non c’è stato giorno in cui sui giornali siano mancate dichiarazioni sulle beghe interne al PD, peraltro in linea con quanto da noi affermato da mesi. Già nell’autunno 2007, infatti, consideravamo eccessivamente pesanti certe prese di posizione del presidente Confesercenti sulle questioni interne all’amministrazione, prontamente contrastati dallo stesso Gregori che oggi, invece, è costretto a smentire proprio Perazzoli. Sono quindi state definitivamente sconfessate tutte quelle posizioni tese a marginalizzare Rifondazione Comunista rispetto alla maggioranza, e così come su altre questioni – Ballarin, Edilizia Popolare, nomine nelle partecipate – la linea di Rifondazione si è rivelata non solo giusta ma anche ampiamente condivisibile dalla maggioranza dei cittadini.
A questo punto però occorre risolvere in modo definitivo il nodo dei rapporti tra Rifondazione e questa amministrazione; capire, cioè, se sussistono – alla luce delle mutate condizioni nazionali e locali – le premesse indispensabili per continuare l’esperienza amministrativa con questo Partito Democratico, e verificare se i risultati ottenuti in questi tre anni di mandato amministrativo debbano essere considerati soddisfacenti o piuttosto profondamente negativi.
Tale scelta, secondo il mio parere, non potrà e non dovrà essere effettuata dai soli gruppi consiliari della sinistra, né dagli organismi dirigenti dei partiti presenti in Consiglio comunale, ma dovrà essere un processo approfondito nel quale saranno coinvolte tutte le forze della sinistra che decideranno di esserci; l’obiettivo è quello di consentire a tutte le forze d’ispirazione comunista, socialdemocratica, ambientalista, di adottare una strategia comune per il bene della città. Di questo processo intendo farmi portatore e strumento, invitando tutti i cittadini, i movimenti e i partiti che in questo si riconoscono a fare un passo avanti e a dichiarare la loro disponibilità».