Ciccanti, oltre alla censura relativa alle manchevolezze del sindaco nel portare avanti i progetti per la città, ha anche giustificato questo atto perché non venisse «dato il vantaggio di condurre una campagna elettorale in posizione di forza da parte del sindaco Celani. Occorre - dice Ciccanti - che tutti i partecipanti alle elezioni 1, 2, 3, 4, o quanti saranno, partano tutti dalla stessa linea di partenza». I consiglieri di centrosinistra hanno recepito la proposta di sfiducia e già nel corso del Consiglio comunale in 20 l'hanno sottoscritta.
Ancora sull'Aventino i consiglieri del Pd Stefano Corradetti, Nello Censori, Alessandro Filiaggi, dell'Idv Carlo Narcisi, Ugo Cittadini del Prc.
Non hanno firmato i due membri dell'Alveare che formalizzeranno la loro sottoscrizione dopo la riunione dell'assemblea. I consiglieri del Pd e dell'Italia dei Valori non hanno sottoscritto la proposta perché i consiglieri del Pd, di Sd e Mascetti di Prc (già firmatari della proposta di sfiducia avanzata da Ciccanti e dagli altri consiglieri di centrodestra) non hanno
voluto sottoscrivere a loro volta un documento politico che rappresentasse la reale situazione causata dal centrodestra in 10 anni di governo cittadino, documento politico che chiudeva con la richiesta di cambiamento incarnato dal ruolo svolto dalle Primarie del Pd con il conseguente esito, cioè l'elezione del candidato sindaco Antonio Canzian.
Documento che si è rivelato una sorta di prova del 9, di cartina di tornasole dell'esistenza di un accordo sottobanco tra parte del Pd e l'on. Amedeo Ciccanti.
Cosa accade ora? Il sindaco ha tempo entro dieci giorni e fino a 30 di convocare il consiglio comunale, in quella sede verrà ufficialmente messa ai voti la proposta di sfiducia che si trasformerà in mozione di sfiducia. Ma perché il sindaco venga sfiduciato occorrono 21 voti. Al momento i firmatari della proposta sono 20. Al momento del voto la mozione potrebbe essere votata anche dai consiglieri di centrosinistra che non l'hanno finora sottoscritta, ma che hanno sostanzialmente marcato la loro posizione politica con prese di distanza da accordi politici con Ciccanti che, secondo questi consiglieri, ha votato tutte le delibere della giunta Celani mantenedo in piedi fino ad ora l'amministrazione.
Intanto all'inizio del Consiglio comunale il consigliere Massimiliano Brugni ha comunicato l'espulsione da AN di Igino Cacciatori e Paolo Micucci e la nomina a capogruppo di Stefano Babini.