Sturani: necessario esprimere un segnale forte e responsabile
"Mio dovere è pensare al bene comune". E' la chiave della dichiarazione scritta che il sindaco di Ancona Fabio Sturani ha diffuso subito dopo aver rassegnato le dimissioni. "In queste ultime settimane - ricorda - ho sentito la responsabilità di verificare accuratamente se esistevano le condizioni per governare, di capire se c'era ancora una maggioranza politica in Consiglio comunale. Ho parlato con tutti, uno per uno, singoli consiglieri e forze politiche.
Ho verificato idee, posizioni e disponibilità, consapevole che, se ci sono posizioni critiche, anche da queste si può partire per costruire progetti migliori". "Ho visto, purtroppo prevalere - continua - la discussione sui metodi e non il dibattito sui problemi concreti, i veti incrociati e le diffidenze. Tutto ciò ha provocato divisioni nella maggioranza e ha rallentato l'attività di governo. Questo non lo permetto, perché non giova ad Ancona e lascia disorientati i cittadini".
"Nell'ultima seduta del Consiglio Comunale - continua - se pure il documento programmatico di rilancio dell'attività amministrativa presentato dalla maggioranza ha ottenuto la maggioranza dei voti dei consiglieri, che ringrazio per l'appoggio, non ho tuttavia rilevato quella coesione e quello slancio necessari per amministrare la nostra città. Coesione non numerica, ma di valori e obiettivi, indispensabile in una fase delicata, che necessita di determinazione e rapidità nelle scelte, considerata anche la crisi economica che segna il Paese e che ha riflessi pesanti anche sul nostro territorio". "Mio dovere - sottolinea il sindaco dimissionario - è pensare al bene comune. Oggi, senza una vera maggioranza politica a sostegno, è necessario esprimere un segnale forte e responsabile, che ritengo di dover dare rassegnando le mie dimissioni".