Sanità, proposta per l’Azienda unica Pesaro-Fano

Sanità, proposta per l’Azienda unica Pesaro-Fano

Mezzolani: «Semplificazione amministrativa, maggiori prestazioni sanitarie»

attraverso l’integrazione funzionale e amministrativa dei nosocomi di Pesaro e Fano. La proposta è stata trasmessa all’Assemblea legislativa delle Marche, che dovrà ora approvarla. L’atto porta a compimento il processo di integrazione previsto nel Piano sanitario regionale 2007-2009 che prevede la costituzione di un polo sanitario qualificato nella parte settentrionale delle Marche.
“La nuova organizzazione dei due ospedali - conferma l’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani - rappresenterà un modello sanitario per tutto la regione e un punto di riferimento per il Pesarese. L’accorpamento incrementerà la qualità e la quantità dei servizi offerti ai cittadini, senza penalizzare nessuna delle due strutture ospedaliere. L’Ospedale San Salvatore di Pesaro e il Santa Croce di Fano daranno vita a un’azienda unica, con un solo direttore generale e un solo direttore sanitario e amministrativo. L’integrazione incrementerà le prestazioni garantite dalle due strutture, con ricadute positive sull’area vasta della provincia di Pesaro e Urbino”. Le zone sanitarie della provincia continueranno a operare in piena autonomie, nel rispetto delle indicazioni contenute nel Piano sanitario regionale 2007-2009. Gestiranno le strutture assistenziali e ospedaliere decentrate, trovando negli Ospedali riuniti un punto di riferimento per i servizi di eccellenza.
Secondo Mezzolani, “l’integrazione funzionale e amministrativa dei due nosocomi sarà in grado di contenere la mobilità in uscita verso altre regioni e verso le altre zone delle Marche, incrementando la capacità di risposta qualitativa della sanità pesarese”. La proposta di legge prevede che l’Azienda unica dovrà “assicurare l’esercizio unitario delle funzioni di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, nonché il coordinamento e l’integrazione dell’attività dei servizi territoriali con quella dei presidi ospedalieri e degli altri soggetti erogatori pubblici e privati”.