Tassotti: la Dca fuori dal Pdl

Tassotti: la Dca fuori dal Pdl

«Ad Ascoli da tempo subiamo i veti dei dirigenti di Forza Italia nei nostri confronti»

co-fondatore del PdL ed è quanto messo in atto dalla DCA della Provincia di Ascoli Piceno con il segretario e capogruppo provinciale, Raffaele Tassotti.
«Da tempo subiamo i veti dei dirigenti di Forza Italia nei nostri confronti – spiega Tassotti – l’ultimo si è consumato lunedì scorso nell’incontro con l’onorevole Ciccanti. In verità è stata l’Udc a non volere la nostra presenza, richiesta però supinamente accettata dai sedicenti alleati che tuttavia hanno consentito la partecipazione a portavoce di movimenti dell’ultima ora e a maniscalchi improvvisati che hanno ben poco seguito in Ascoli e nessuna rappresentanza nel territorio».
«Sin dalla scorsa estate – continua Tassotti – avevamo, come partito, accettato e sostenuto le candidature da An e Forza Italia, facendo presente che la DCA, con i suoi iscritti, gli eletti, i segretari comunali e gli  attuali candidati sindaci in diversi comuni, è un partito strutturato e radicato nel piceno e chiedevamo solo il rispetto dovuto a chi mostra impegno e porta consenso. Tale lealtà non è stata apprezzata e, poiché non siamo abituati ai minuetti politici, recuperiamo, come già dimostrato nel passato, tutta la nostra autonomia, dopo aver constatato che nel PdL ascolano non si tiene in alcun conto i valori rappresentati dalla DCA che si ispirano alla dottrina sociale della Chiesa Cattolica, ma sono più che sufficienti i toni roboanti, la presunzione e la tracotanza».
«Se così stanno le cose  – conclude il segretario - non si preannuncia certo un avvenire radioso per Ascoli e la residua provincia picena. Da parte nostra, con l’avallo della dirigenza nazionale, procederemo per la nostra strada, con il nostro simbolo e le nostre proposte».