Non c'è alcuna secretazione del provvedimento di revoca dell'ex assessore Ugo Ascoli
lavoro, formazione e istruzione Ugo Ascoli. Lo sottolinea una nota della presidenza della giunta regionale delle Marche, in risposta all'annuncio di un'interrogazione di Guido Castelli (Pdl-An) che denunciava la presenza di "un vistoso omissis" nell'atto.
Ma secondo la presidenza, quella di Castelli è una "bufala", "l'ennesimo polverone senza fondamento". Tutti i decreti della giunta regionale sono resi disponibili via web con il contenuto dispositivo - precisa la nota -, mentre l'omissis riguarda sempre e solo le premesse normative e procedurali. Tale regola vale per tutti i decreti e quindi non c'é stata alcuna "secretazione". La Regione Marche consente ai propri cittadini di conoscere on-line i decreti del presidente e dei dirigenti regionali appena firmati, senza attendere la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale.
Inoltre il decreto di revoca di un assessore non necessita di alcuna motivazione - seguita la nota -, perché, come scrivono in un parere ufficiale il prof. Valerio Onida e gli altri esperti legislativi della Regione,: "Al riguardo si osserva che, il potere di revoca dell'assessore è disciplinato direttamente e compiutamente dall'art.122, ultimo comma, della Costituzione, come potere di esclusiva competenza del presidente eletto. Da ciò deriva che l'atto non necessità di alcuna motivazione, in quanto espressione di piena discrezionalita".
Comunque - conclude -, le motivazioni del rimpasto sono state illustrate ampiamente dal presidente della giunta nella seduta del consiglio regionale del 29 dicembre 2008 e non esistono altre valutazioni aggiuntive.