Castelli: 'omissis' nella revoca di Ugo Ascoli

Castelli: 'omissis' nella revoca di Ugo Ascoli

«L'intera operazione di rimpasto cela qualcosa di non detto»

cui il governatore Spacca ha revocato la nomina dell'assessore al lavoro Ugo Ascoli "è coperto da un vistoso 'omissis' ". Castelli chiede lumi sulle ragioni per cui "le motivazioni in base alle quali lo scorso il 30 dicembre il presidente si è disfatto del suo assessore al lavoro sono state secretate". Una scelta, sostiene l'esponente di An, che stando alla legge 241 del 1990 "è possibile solo in casi molto particolari, riconducibili a gravi e circostanziate esigenze di riservatezza poste a tutela della persona interessata o della stessa pubblica amministrazione.
Quali sono queste esigenze? Spacca ha l'obbligo di renderle note. In caso contrario, avrebbe ragione chi parla, a proposito dell'avvicendamento di Ascoli, di reticenza e di clima torbido". Secondo Castelli l'intera operazione rimpasto "cela qualcosa di non detto e/o di irriferibile, e la condotta del presidente Spacca sul provvedimento di revoca non fa che confermarlo".
Anche lo stesso Ascoli, sostituito dal consigliere pd Fabio Badiali, aveva criticato il rimpasto, definendolo "poco chiaro, opaco, e dalle motivazioni fragili, se non risibili", annunciando anche che non si sarebbe dimesso, per "dignità e coerenza". "Starà a Spacca - aveva detto - firmare il decreto di revoca motivando le sue decisioni". Oltre ad Ascoli sono usciti dalla giunta regionale gli assessori Loredana Pistelli e Gianni Giaccaglia, sostituiti da Lidio Rocchi e Stefania Benatti.

E' "assolutamente trasparente, corretto e non coperto da nessuna secretazione" il provvedimento di revoca dell'ex assessore al lavoro, formazione e istruzione Ugo Ascoli. Lo sottolinea una nota della presidenza della giunta regionale delle Marche, in risposta all'annuncio di un'interrogazione di Guido Castelli (Pdl-An) che denunciava la presenza di "un vistoso omissis" nell'atto. Ma secondo la presidenza, quella di Castelli è una "bufala", "l'ennesimo polverone senza fondamento". Tutti i decreti della giunta regionale sono resi disponibili via web con il contenuto dispositivo - precisa la nota -, mentre l'omissis riguarda sempre e solo le premesse normative e procedurali. Tale regola vale per tutti i decreti e quindi non c'é stata alcuna "secretazione".
La Regione Marche consente ai propri cittadini di conoscere on-line i decreti del presidente e dei dirigenti regionali appena firmati, senza attendere la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale. Inoltre il decreto di revoca di un assessore non necessita di alcuna motivazione - seguita la nota - perché, come scrivono in un parere ufficiale il prof. Valerio Onida e gli altri esperti legislativi della Regione. "Al riguardo si osserva che, il potere di revoca dell'assessore è disciplinato direttamente e compiutamente dall'art.122, ultimo comma, della Costituzione, come potere di esclusiva competenza del presidente eletto. Da ciò deriva che l'atto non necessità di alcuna motivazione, in quanto espressione di piena discrezionalita". Comunque - conclude - le motivazioni del rimpasto sono state illustrate ampiamente dal presidente della giunta nella seduta del consiglio regionale del 29 dicembre 2008 e non esistono altre valutazioni aggiuntive.