Qualità della vita, la provincia di Ascoli scala la classifica

Qualità della vita, la provincia di Ascoli scala la classifica

Il presidente Massimo Rossi: «Centrati gli obiettivi del 2008»

italiane: rispetto al 2007, quando stazionava alla 57° posizione, il Piceno si piazza quest'anno al 21° posto. E così il capoluogo più a sud delle Marche mette in fila Ancona e Pesaro. Solo Macerata (14°) è davanti. Sarebbero molti, a questo punto, i motivi di soddisfazione per Massimo Rossi e la sua giunta. Il presidente della Provincia mantiene il basso profilo e i piedi per terra. «Sono classifiche incrociate, gli indicatori sono molti, bisogna leggere i dati con attenzione» dice Rossi nella conferenza di fine anno nella quale mostra i risultati ottenuti nei 4 anni di legislatura. «Secondo l'indagine – afferma il presidente - siamo sopra la media nazionale nei settori relativi alla produzione culturale, all'ambiente, ai giovani laureati. Siamo al dodicesimo posto nazionale per l'ordine pubblico, alla faccia di chi pensa di aumentare la sicurezza nel territorio ( chiaro il riferimento al programma elettorale del Pd ndr.). Permangono però problemi come il livello occupazionale, anche se vedo un nuovo spirito imprenditoriale». A proposito del tema lavoro alcune critiche sono state rivolte all'amministrazione provinciale, rea di non aver posto argine alla crisi del Piceno. «Pensiamo di aver fatto il nostro dovere e anche di più – ribatte Rossi –  Nel corso dell'anno abbiamo stanziato oltre 1.500 work experience, a Natale abbiamo anticipato la cassa integrazione ai lavoratori e partecipiamo al Fondo solidarietà della Regione con un milione di euro.
Sono inoltre  partite le borse lavoro per disabili e disoccupati e il programma “PARI” per il reinserimento di ultracinquantenni, ex detenuti ed ex tossicodipendenti».
Capitolo Alhstrom. Si parla di nuove cordate interessate all'acquisto dello stabilimento: «Non voglio creare illusioni – dichiara Rossi – finché  non ci saranno notizie sicure, preferisco non parlarne. É ovvio che le trattative debbano andare avanti. Non è pensabile uno smembramento aziendale, perché sarebbe incoerente con quanto è stato detto a me personalmente e costituirebbe un grave atto contro la realtà sociale e il territorio. Noi, come istituzione, ci batteremmo al fianco dei lavoratori senza alcun dubbio».
A proposito del progetto di riconversione Sgl Carbon, il sindaco di Ascoli Celani ha dichiarato che dal Ministero sono in arrivo non più di 10 milioni, invece dei 30 previsti. «Questa mattina il dirigente Della Casa ha chiamato il Ministero: gli è stato riferito che se il finanziamento dovesse scendere,  25 milioni di euro sono comunque assicurati – precisa Rossi - In ogni caso non capisco le parole del sindaco, cosa significa ciò che ha detto? Basta con tutto questo autolesionismo. Sono inorridito da questi atteggiamenti – tuona il presidente - Sarebbe il caso che tutti cominciassimo a “pedalare” sul serio».
Sulla divisione della Provincia Rossi annuncia: «Si sta chiudendo in queste ore l'accordo con le Rsu per la questione del personale. Dopo l'approvazione da parte della giunta il documento sarà inviato al commissario De Feis e se tutto sarà fatto entro metà gennaio, a maggio i due nuovi enti saranno pronti. Per quanto riguarda la questione invece del patrimonio, sono convinto che la soluzione ora sul tappeto sia quella ideale».
In conclusione il presidente Rossi snocciola le cifre di 4 anni di lavoro dell'amministrazione. «E' stato un lavoro che deve esser visto nella sua organicità, i cui effetti andranno ben oltre il tempo di una legislatura. Il 2008 è stato un anno molto importante e di particolare impegno –  spiega il presidente  – siamo stati l’unica Provincia delle Marche, e forse d’Italia, a dotarsi di un documento strategico di indirizzo dal titolo ‘Una possibile strategia dal basso’ firmato da quasi 30 diversi soggetti che non lo hanno solo sottoscritto ma hanno contribuito a scriverlo».
Rossi ha evidenziato come molti degli obiettivi del documento siano stati conseguiti. «Penso alla realizzazione di importanti tratti della transcollinare Mezzina: per alcuni l’appalto è in fase di verifica delle offerte anomale, per altri i progetti sono pronti. Non abbiamo voluto ritardare i tempi. Ad ottobre sono state aperte le buste ed abbiamo ricevuto 39 offerte. Ci sono state fatte  6 o 7 offerte con un ribasso del 40%: la legge in questi casi prevede un iter stabilito da seguire.
Abbiamo fatto anche cose che suscitano il clamore internazionale – aggiunge il presidente Rossi - dal risparmio energetico alla Filiera corta, e tutto con pochissime risorse. E poi ci sono i buoni casa, l’adeguamento al PTC e i 40 milioni di euro che abbiamo investito nell’edilizia scolastica ricavati per lo più dalla vendita di beni patrimoniali. Abbiamo una rete stradale di 1.842 chilometri sulla quale abbiamo investito quest’anno 80 milioni di euro mentre 8 milioni sono stati dedicati ai 31 interventi sui corsi d’acqua per la difesa del suolo. So che le Province vivono un momento impopolare – ha concluso Rossi consegnando alla stampa il resoconto di un anno di attività –  Senza un ente come la Provincia, però, mancherebbe il fondamentale riequilibrio territoriale. E' necessario un ente di area vasta a supporto dei piccoli Comuni, necessario alla loro sopravvivenza. I piccoli Comuni, in Italia, sono la vera risorsa».