/Valentina Bellini è il nuovo coordinatore comunale del Pd
Valentina Bellini è il nuovo coordinatore comunale del Pd
Canzian: le primarie non sono congressi di partito, ora ci vuole unità
E' stata eletta ieri notte dall'assemblea comunale e sostituisce la dimissionaria Anna Casini. In 19 sono usciti al momento della sua elezione. «Nella precedente elezione del coordinatore comunale – dice il candidato sindaco del Pd Antonio Canzian – per ricercare con senso di responsabilità l'unità del partito, era stata ritirata proprio la candidatura di Valentina Bellini e venne eletta Anna Casini. E' questo il rammarico, mi aspettavo lo stesso comportamento: senso di responsabilità». Antonio Canzian sul punto è fermo. E sostiene che le primarie, importante strumento di democrazia, non possono essere considerate alla stregua di congressi di partito. A votare ci vanno i cittadini e hanno la possibilità di scegliere, poi però vogliono un partito credibile. Una dote che è figlia dell'unità sia del partito democratico che di tutta la coalizione di centrosinistra. «Maggioranza e minoranza all'interno del Pd – dice Valentina Bellini – sono categorie che non mi appartengono. Sono entrata nel Pd circa un anno fa e non conoscevo nessuno, avevo solo voglia di impegnarmi per un cambiamento, poi, solo nell'ultimo periodo, ho appoggiato Antonio Canzian. La mia elezione è una risposta immediata allo slancio degli elettori che devono avere un'immagine di una partito pronto alle elezioni di giugno senza titubanze. E la partita vera si gioca fuori casa e non all'interno del Pd. Dobbiamo preparare una squadra compatta insieme alla coalizione con la quale ci confronteremo o subito dopo Natale o nei primi giorni di gennaio per avere contributi al programma». L'uscita dei 19 membri dell'assemblea comunale è dovuta ad una distanza di vedute su alcuni punti del programma. Distanza che secondo Emilio Pignoloni è colmabile e la scelta di Valentina Bellini denota continuità del percorso di un anno fa. E Antonio Canzian torna alle primarie. «Prima della disputa delle primarie – dice - le linee programmatiche erano state approvate dall'assemblea e si era anche parlato dello spirito di servizio: i candidati che non avessero vinto si sarebbero messi a disposizione del partito per dare immagine di novità e unità. E' ora di mettere in pratica quelle dichiarazioni di intenti, la città ha bisogno di una svolta e di novità».