Continua la lotta contro Antonio Canzian nonostante la gente
I sintomi però noi li avvertiamo da tempo e un check up è ora che il partito degli ex Ds e degli ex Margherita lo vada a fare, magari a Roma...dal dottor Walter Veltroni, visto che l'intervento del “tecnico di radiologia” Paolo Fontanelli, responsabile enti locali del partito, a Grottammare non abbia chiaramente individuato i focolai d'infezione nonostante non fosse mancato il mezzo di contrasto. I sintomi ascolani sono tangibili.
L'ultimo in ordine di tempo arriva da quello che viene considerato come un sassolino che l'ex coordinatore comunale Anna Casini si sarebbe tolto dalla scarpa: orrore, orrore, il candidato sindaco del Pd Antonio Canzian avrebbe incontrato i segretari di alcuni partiti della coalizione senza avvertire il coordinatore e quindi, insieme ad altre cause, la risoluzione di dimettersi. C'è da trasalire per mosche che saltano al nasino così subitaneamente.
Per chi come noi osserva dall'esterno, che non vuol dire essere molto distanti però, non si può non rilevare certe carenze di autocensura da parte dell'ex coordinatore Casini nella fase bollente delle primarie: la sera finale delle elezioni presso il seggio di Porta Maggiore.
Quella sera l'ex coordinatore Anna Casini, oltre che aver lavorato sodo nel seggio per mancanza di gente, si è anche però data parecchio da fare, una volta davanti all'ingresso del seggio, a presentare il candidato sindaco del Pd Peppe Brandimarti alla gente che doveva ancora votare, come il candidato sindaco del Pd. Ma, ci chiediamo, era l'unico candidato sindaco del partito? C'era solo lui davanti all'ingresso del seggio di Porta Maggiore? Assolutamente no. C'erano nello stesso momento Emilio Pignoloni e Antonio Canzian. Chi erano costoro? Toh, curioso, altri due candidati sindaci del Pd...ma il coordinatore non li presentava a nessuno.
E' chiaro: Anna Casini era il coordinatore comunale del Pd per il solo candidato sindaco Brandimarti. Dunque la questione morale. Una o uno che rivesta la carica in un partito non dovrebbe essere equidistante, non dovrebbe consentire a tutti i candidati di poter partire da una striscia di partenza uguale per tutti? E le alte gerarchie del Partito Democratico (l'on. Luciano “Darwin” Agostini) non avrebbe dovuto evitare di presentare in pubblico il candidato Brandimarti come la testa di serie del Pd per le primarie, quello “consacrato” dai vertici, il prescelto? La questione morale nasce da questi comportamenti e, magari, superati questi limiti può correre poi liberamente e a perdifiato verso tutti i lidi possibili.
L'argine è rotto, il fiume straripa. Non basta? Non scema neppure ora che Antonio Canzian ha vinto le primarie del partito la lotta contro. Il diktat: “Canzian deve prendere le distanze dal presidente della Provincia Massimo Rossi se vuole che il partito (e i suoi voti, ndr) sia tutto con lui”. Ci ricascano nella questione morale. Ma se la gente lo ha individuato come candidato sindaco alle elezioni primarie non dovrebbe essere automatico che tutto il partito tenga per il suo candidato? Oppure come nel calcio scommesse ci sono strategie truccate? Acc...forse sono fuori tema? Quello era il calcio morale?