Travanti: inutile finanziare il libro bianco

Travanti: inutile finanziare il libro bianco

«Non avrebbe avuto più senso ed efficacia, destinare tali fondi al Comune o alla Provincia?»

libro bianco sulla Sgl Carbon, a dimostrazione dell’attenzione che la Regione stessa, a suo dire, presta alle politiche ambientali, alle risorse ed ai fattori che incidono e influenzano l’ambiente. Fa inoltre sapere la Regione che il contributo è stato concesso a seguito di una graduatoria (si dica con quali criteri e quanti e quali partecipanti). Ma non avrebbe avuto più senso ed efficacia, destinare tali fondi al Comune di Ascoli o alla Provincia? 
Invece assistiamo ancora una volta all’erogazione di fondi per iniziative assolutamente inutili, guarda caso poi a beneficio di un’associazione, la cui Presidentessa è anche esponente  di rilievo del partito di sinistra dell’Arcobaleno sotto cui si era candidata al Senato e per fortuna sparita dalla scena politica. A voler essere maligni si ha l’impressione di essere di fronte ad una “cambiale politica”, esattamente come quella pagata con la legge regionale del 14/12/04, istitutiva della Riserva della Sentina, la cui direzione e gestione è stata affidata, guarda caso a Legambiente le cui inadeguatezza ed incapacità gestionale il sottoscritto tocca spesso con mano.
E’ veramente comico poi leggere e sentire i proclami di Legambiente, unica entità a perorare la causa di chiusura e riconversione della Carbon finalizzata al mantenimento dei livelli occupazionali e alla progettualità di una città più pulita.
Per fortuna i cittadini ascolani conoscono i danni ed i guai prodotti da Legambiente, all’ambiente in primis e sanno altresì che i lavori di bonifica dell’area sono stati finanziati grazie alle sinergie tra Enti locali e Ministero dello Sviluppo Economico, diretto dall'on. Claudio Scajola, con circa 30 milioni di euro. Sarebbe molto più utile alla città se Legambiente raccontasse tutte le iniziative, più o meno assurde e faziose, prese nel corso degli anni in città ( la Carbon, l’inspiegabile silenzio per non aver riconosciuto il merito alla Giunta Celani, di aver attivato il metodo della raccolta differenziata dei rifiuti Solidi Urbani nel Centro Storico nell’anno 2000. Oggi assistiamo al trionfale invito della Legambiente a spingere per attuarla. Alla protesta con relativa diffida inoltrata al Comune di Ascoli con firma congiunta dell’Avv.ssa Maria Antonietta Cataldi, per non tagliare le piante secche o pericolose, perfino di non far potare davanti al Tribunale i Cedri Diodara scambiandoli per i Cedri del Libano, entrambi non protetti dalla Legge Regionale, tante altre iniziative prive di senso che fanno solo perdere prezioso tempo a chi si 
dedica ad Amministrare seriamente la città) e sottoponesse al vaglio dei cittadini usando il medesimo questionario che useranno per sondare il loro parere della Carbon. I primi a bocciarli, se potessero parlare, sarebbero le piante ed i fiori».