Antonio Canzian è il candidato sindaco del Pd ad Ascoli

Antonio Canzian è il candidato sindaco del Pd ad Ascoli

«Questa città ha voglia di recepire i segnali di novità. Gli ascolani vogliono la trasparenza»

Ora c'è il dato reale, il popolo delle primarie ha fatto la sorpresa alla nomenklatura del Pd. Antonio Canzian non vince rosicchiando una manciata di voti al diretto avversario Brandimarti, ma staccandolo di un buon 3,23%, cioè 151 voti. Mezzora prima della conclusione dello spoglio all'interno della sala Docens in piazza Roma, sede del seggio del centro storico, uno stratega come l'ex sindaco Roberto Allevi aveva sentenziato “qui vince chi ha un voto di più”.
Così Antonio Canzian ha sciolto ogni dubbio agli strateghi, distributori in piazza Arringo di piccoli panettoni mignon agli ascolani, una catena di S. Antonio formata dalla gerarchia del Pd sabato scorso. Antonio Canzian, modi moderati ma decisi, assertore della trasparenza in politica, minoranza nel partito, assessore provinciale scomodo perchè coerente al mandato elettorale dato nel 2004 dai cittadini che avevano votato Massimo Rossi per la Provincia e non gli aveva voltato le spalle per logica (ma quale?) di partito come altri, è il “gregario” simbolo di tanti altri che ha vinto la tappa più aspra, quella in salita. «Sono contento per voi che avete lavorato» è la prima cosa che dice Canzian, appena appreso il dato definitivo, al gruppo dei suoi fedelissimi nella temporanea sede politica aperta in corso Trento e Trieste per queste primarie.
Non c'è champagne per brindare, solo grandi abbracci e volti commossi. E il gesto di vittoria di Giovanni Sciamanna che sintetizza l'attesa del riscatto. «Questo risultato chiarisce che questa città ha voglia di recepire – dice Antonio Canzian – i segnali di novità. Gli ascolani vogliono la trasparenza delle persone e la chiarezza dei progetti politici».
Forse l'interpretazione di ciò che è avvenuto intorno alla mezzanotte la dà una dichiarazione a caldo del presidente della Provincia Massimo Rossi. «Questo risultato  – dice Rossi – ha in sé il senso di LA FILA ALLA SALA DOCENSliberazione da uno stato di oppressione politica». E Rossi, suo malgrado, è stato presente in queste primarie del Pd. Nella stragrande maggioranza delle schede nulle per le primarie provinciali c'era scritto Massimo Rossi. Messaggio ulteriore per chi dell'arroganza politica in questi mesi ha fatto pane quotidiano.
Nella campagna di comunicazione agli ascolani di Antonio Canzian sono stati utilizzati diversi slogan di Barack Obama. Stanotte per Ascoli si può anche osare dire che abbiamo un “piccolo” Obama, certamente meno “abbronzato”, ma con grande passione per la gente di Ascoli e voglia di migliorane la qualità di vita. La vittoria di Antonio Canzian in queste primarie era stata indicata fin dai primi dati delle frazioni. Consolidata dal dato di Borgo Solestà.
Il lavoro svolto da Peppe Pizi è riuscito a contenere Brandimarti (277 voti, contro i 247 di Canzian) che pure in quel quartiere è nato e dove Domenico Procaccini ha la sua roccaforte. Poi la diversa lettura dei candidati data dagli abitanti di Monticelli e, soprattutto, il segnale chock dato dal seggio di Campo Parignano (Canzian 378, Brandimarti 175). SEDICENNI AL VOTO
La grande tenuta di Porta Maggiore (404 Canzian, 424 Brandimarti) Poi la sala Docens ha stracciato ogni speranza ai miliziani di Brandimarti che hanno abbandonato il campo a trequarti dello spoglio (368 Canzian, 334 Brandimarti).

 

Tutti i voti delle primarie per le comunali di Ascoli