Rossi: «I fondi che avevamo chiesto sono arrivati perché non inviammo una lista di sogni»
realizzazione di due importanti opere, entrambe essenziali per la concretizzazione del progetto della metropolitana di superficie: l’elettrificazione della linea ferroviaria Ascoli - Porto d’Ascoli e il sottopassaggio di via Pasubio a Porto d’Ascoli.
La notizia sembra aver dato l’accelerazione alle procedure, su cui la Provincia lavora da anni, per arrivare quanto prima all’apertura dei cantieri. “Insieme ai dirigenti del Servizio dell’Assessorato ai Trasporti, abbiamo prima incontrato ad Ancona i dirigenti della Regione e di RFI e poi il Sindaco e tecnici del Comune di S. Benedetto – spiega l’assessore ai trasporti Ubaldo Maroni – con entrambi abbiamo fatto il punto sui due progetti. Per l’elettrificazione, come noto, esiste già un progetto, redatto dai nostri uffici, per un importo di circa 11 milioni e i fondi FAS a disposizione ammontano a 10.150.000 di euro a cui si aggiungono le risorse stanziate dalla Provincia. RFI ha manifestato piena disponibilità a lavorare insieme a noi, visti i vantaggi che ne deriverebbero anche per il volume del traffico ferroviario cresciuto negli ultimi anni. Per quanto riguarda il sottopassaggio - prosegue Maroni - è evidente che il progetto ha una valenza non solo per la linea ferroviaria ma anche per il traffico automobilistico lungo il tratto urbano della Statale 16. Secondo i dati in nostro possesso, ogni giorno transitano in via Pasubio 20.000 veicoli nei due sensi di marcia. Per quest’opera ci sono 3.879.000 euro di fondi FAS, un cofinanziamento di RFI, già assegnato e disponibile, di 671.000 euro e uno del comune di S. Benedetto del Tronto. Con il sindaco Gaspari abbiamo concordato di accelerare al massimo la fase progettuale”.
“I fondi del FAS - prosegue Maroni – rappresentano il riconoscimento ad un impegno che portiamo avanti da anni e che ci ha consentito di presentarci all’appuntamento con idee fattibili, rafforzate da studi preliminari e progetti precisi. Se si pensa alle penalizzazioni che indubbiamente il territorio vive in materia di infrastrutture, con una terza corsia autostradale che si ferma a Pedaso senza alcuna alternativa in vista, con una strada Mezzina ed altre opere, come ad esempio la bretella di S. Benedetto, i cui tempi di realizzazione appaiono lunghissimi, i fondi FAS assegnati rappresentano un punto di partenza e non certo di arrivo. Considerato il ruolo determinante che la rete infrastrutturale può svolgere nel rilancio del sistema-Piceno, dovremo ‘spingere sull’acceleratore’ per far sì che si definisca un quadro strategico complessivo tale da ambire all’assegnazione di ulteriori risorse per nuovi investimenti”.
“Se i fondi che avevamo chiesto sono arrivati è perché inviammo ad Ancona non una “lista di sogni”, di progetti futuribili - conferma il presidente della Provincia Massimo Rossi - ma una serie di proposte per realizzare opere alle quali stiamo lavorando da molto tempo, già definite nei costi, nelle compartecipazioni e nelle fasi attuative e soprattutto fruibili nei loro stralci funzionali. Ora sta a noi, a RFI e al Comune dare seguito a questo percorso con l’impiego rapido delle risorse assegnate”.