«Ci troviamo di fronte ad uno svilimento dellinformazione e della consulenza alle donne»
dei tagli ai consultori sul territorio provinciale:
«Solo pochi mesi fa la Asl aveva ricevuto il “bollino rosa”, riconoscimento conferito alle aziende che attuano servizi per migliorare la qualità di vita delle donne; oggi, invece, taglia drasticamente il numero dei consultori presenti sul territorio provinciale, evidenziando disinteresse verso le richieste provenienti da molte donne, soprattutto indigenti, minorenni e immigrate, che vi si rivolgono per dare risposta ai loro problemi. Ci troviamo di fronte ad uno svilimento dell’informazione e della consulenza alle donne, deciso d’imperio dai dirigenti dell’Azienda senza neppure consultare gli organismi previsti dalla norma e quelli che si occupano di tematiche femminili. Un provvedimento che non può assolutamente essere chiamato riorganizzazione o razionalizzazione visto che la dismissione non è accompagnata da misure che assicurino la trasformazione degli otto consultori rimasti in centri di eccellenza, dove l’attività venga svolta in strutture adeguate e con personale sufficiente, dove si preveda la presenza di mediatrici culturali per facilitare i rapporti con le immigrate e che siano facilmente raggiungibili dalle donne che si servono dei mezzi pubblici (emblematica è la localizzazione del consultorio di contrada Casalena a Teramo). La Commissione per le Pari Opportunità spera che la Asl, abbandonando la logica aziendale ,che certamente non si confà alla tipologia del servizio reso e alla gestione del denaro pubblico, riveda la sua posizione e decida per un modello operativo basato sull’offerta attiva che contrasti le disequità territoriali e sociali».