sta perseguendo con le sue politiche, dopo aver pianificato un vero e proprio programma atto ad annientare la scuola pubblica, da saccheggiare nell’immediato per un bisogno di cassa ma da svuotare di contenuti e risorse in un prossimo futuro per ridurne le potenzialità a favore della scuola privata. Ad iniziare dalla scuola Primaria, laddove si formano le ‘coscienze’ delle donne e degli uomini di domani. Il Pd non ci sta, come non ci stanno tutti i cittadini che hanno a cuore uno sviluppo equo, solidale e democratico della società».
Ad affermarlo, i responsabili delle politiche dell’Istruzione e gli eletti del Partito Democratico nelle istituzioni locali – ad iniziare dall’onorevole Luciano Agostini, ma anche sindaci, consiglieri ed assessori provinciali - che nel corso di un incontro tenutosi giovedì sera presso la Federazione di Ascoli Piceno, oltre a fare il punto della situazione hanno elaborato una serie di iniziative che nei prossimi giorni verranno attuate su tutto il territorio della provincia, a sostegno della battaglia “per” la salvaguardia della scuola.
A prendere la parola sono stati molti sindaci di Comuni ove ad essere a rischio di chiusura sono scuole ed istituti, per effetto dei nuovi “piani di dimensionamento’ voluti dal ministro Mariastella Gelmini con la sua ‘controriforma’.
Una riforma che produrrà oltre 150 mila insegnanti in meno impegnati nella scuola pubblica, che ridurrà l’orario scolastico nella Primaria, che decreterà la chiusura di scuole sotto i 50 alunni iscritti ed istituti comprensivi sotto i 500.
Nel Piceno, ad essere a rischio sono 35 scuole ed una decina di direzioni scolastiche, che dal prossimo mese di dicembre potranno essere chiuse o subire accorpamenti.
E, come sempre accade, la scure colpirà laddove i territori sono più deboli, nel nostro caso i comuni più piccoli e decentrati.
Ciò non solo non è ammissibile, ma è esecrabile il modo di fare di un Governo e del suo Presidente che, sordi agli appelli ed alle tante manifestazioni che in questi giorni si stanno succedendo, minacciano il ricorso alle forze dell’ordine, sovvertendo di fatto il diritto dei cittadini a manifestare il proprio civile e democratico dissenso.
Il Pd non si lascerà però intimidire, e ad iniziare da lunedì prossimo indirà assemblee pubbliche in tutti i Comuni o Unioni dei Comuni, per ribadire la centralità pubblica del sistema scolastico, del diritto di tutti ad avere un’istruzione di qualità, del diritto a vivere in un Paese dove la democrazia è e resta la base fondante della società.
Il Pd, dopo la serie di incontri sul territorio, organizzerà per la prima settimana di novembre una grande manifestazione ad Ascoli Piceno.
I responsabili delle Politiche dell’Istruzione
del Partito Democratico di Ascoli
Gli eletti del Pd nelle Istituzioni
della provincia di Ascoli