«Meglio darsi una calmata, evitando di farci del male e di rubare il ruolo allopposizione»
mia persona e attribuendomi “atteggiamenti patologici”, “manie personalistiche” e somiglianze con i “metodi del premier Berlusconi”. Tra l’altro, continua ad accusarmi di volermi sottrarre al giudizio democratico dei cittadini: peccato che dell’argomento non abbiamo mai parlato né, mi pare, siano apparse mie dichiarazioni al riguardo. Al contrario, ritengo doveroso che, dopo un mandato amministrativo, ci si sottoponga al giudizio dell’elettorato per verificare la volontà o meno della comunità locale di proseguire nel progetto politico avviato. Peraltro, a differenza dell’avv. Gionni, io ho già vissuto quest’esperienza.
Quanto alle “primarie” a cui egli fa riferimento, dalla lettura degli articoli mi pare si tratti di una faccenda che riguarda il suo partito e i suoi esponenti e non è affatto detto che poi riguardi una platea più ampia di soggetti ed esponenti di altre forze politiche.
Personalmente, fermo restando il rispetto delle decisioni che assumerà il mio partito, penso che nelle condizioni in cui ci troviamo, cioè con un mandato alle spalle, sia più corretto procedere con un’analisi nelle sedi e nelle forme più idonee della qualità del lavoro svolto senza continue aggressioni a mezzo stampa e verificare le possibili convergenze su un programma per il prossimo mandato.
A quel punto, qualora fosse raggiunta un’intesa sulle cose da fare, sarebbe più facile individuare requisiti e modalità di scelta della persona incaricata di portarle avanti.
Quindi sarebbe meglio darsi una calmata, evitando di farci del male da soli e di rubare il ruolo all’opposizione».