Castel di Lama, cessione della società vendita del metano

Castel di Lama, cessione della società vendita del metano

Rossini: «Una piccola società con 3.200 utenti non può reggere al confronto con le altre»

attiva la procedura di cessione della società pubblica di vendita del gas metano. Il via libera è arrivato con i voti favorevoli della maggioranza ( 10 sì, astenuto l’assessore Tommaso Amadio) e quelli contrari della minoranza dell’Arcobaleno ( 4 in tutto).
La delibera è stata approvata dopo un serrato di dibattito fra maggioranza e opposizione, con i consiglieri Pio Filippini e Gianluca Re che hanno criticato la scelta dell’Amministrazione lamense, affermando che nel 2003 furono fatte “scelte scellerate da parte della precedente Giunta, che non entrò nella società Gas Tronto, formata dagli altri Comuni della vallata per la vendita del servizio,  rimanendo debole e isolata”.
E hanno aggiunto che secondo loro “non si comprende il perché del via libera alla cessione, se la società è solo in difficoltà, e con la possibilità poi che in futuro i cittadini di Castel di Lama potranno subire aumenti delle tariffe collegate”.
Il sindaco Patrizia Rossini ha replicato: “Una piccola società con 3.200 utenti non può reggere al confronto con le altre nella difficile situazione attuale, e pur non avendo debiti e avendo un bilancio sano, negli ultimi anni ha avuto sempre maggiori difficoltà di gestione, sia per le sue ridotte dimensioni sia per le tariffe del gas il cui livello è imposto dall’Autority per l’Energia, mentre i costi sono aumentati.
Per questo – ha sostenuto il sindaco – oltre che per gli indirizzi governativi che imporranno nel futuro di vendere almeno il 70% della quota delle società di proprietà pubblica, si è pensato di attivare la procedura di cessione dell’azienda comunale di vendita del gas metano, nel momento migliore e a condizioni vantaggiose, piuttosto che attendere che tutti vadano sul mercato”.
Per la Rossini i residenti di Castel di Lama “devono stare tranquilli, perché se e quando la società verrà venduta, non solo altri gruppi, grandi e piccoli dovranno sottostare alle stesse regole imposte dall’Autority, sia perché il Comune ha sempre aiutato e sostenuto, attraverso contributi e forme diverse, famiglie e cittadini che si trovavano in situazione economiche non facili”.
Approvata nella stessa seduta di ieri, anche la “Variazione al bilancio di previsione del 2008”, illustrata dall’assessore Edelweiss Zannoni, e che in sostanza inserisce in alcuni capitoli avanzi di gestione precedenti, in favore soprattutto degli impianti sportivi della città, la convenzione tra i Comuni di Castel di Lama e Monteprandone per l’incarico part-time al Segretario comunale dott. Vesprini, fino al giugno 2009 ( all’unanimità). Da segnalare infine il via libera al rinnovo per la parte inattuata al Piano particolareggiato che riguarda le aree di 126 residenti, ai sensi della legge regionale n.31 del 1979.

 

Amadio: Necessaria maggiore partecipazione nella decisione
In relazione alla delibera approvata ieri sera, martedì 30 settembre, dal consiglio comunale di Castel di Lama, relativa alla “Approvazione relazione peritale di stima e autorizzazione all’attivazione della procedura di vendita del 100% della quota di partecipazione alla società Servizi Vendita Lama srl”, l’assessore alo sport, volontariato e agricoltura Tommaso Amadio rilascia la seguente dichiarazione: “La delibera in questione trattava di punto estremamente importante, per il futuro della cittadina lamense e anche per questo, oltre che per definire meglio la perizia redatta da una ditta specializzata, l’esame nel merito dell’atto era già stato rimandato dal precedente consiglio comunale.
Per procedere nel progetto di cessione della società pubblica di vendita del gas metano, sarebbe stato opportuno e necessario prima, sviluppare una discussione pubblica e approfondita con tutte le minoranze consiliari, le forze politiche e gli stessi cittadini. Una serie di passaggi che avrebbe aiutato meglio a capire i termini e gli obiettivi dell’iniziativa. Si è invece andati all’approvazione rapida, e in breve tempo della delibera collegata. Tutto questo ha motivato la mia dichiarazione di voto in consiglio e la scelta finale di astenermi”.