Spacca: in equilibrio i conti della Sanità

Spacca: in equilibrio i conti della Sanità

«Siamo al 2° posto in Italia per virtuosità finanziaria, dietro alla Toscana»

finanziaria del Governo nazionale per il prossimo triennio: si conferma un taglio reale di -7 miliardi di euro nel Patto per la salute già sottoscritto con gli Enti locali; -900 milioni per il Fondo sociale; -1,5 miliardi per il trasporto locale.
Si rischia concretamente un salasso per le Marche di -200 milioni di euro, con una penalizzazione inaccettabile proprio per i servizi socio-sanitari della nostra comunità. Analogamente a ciò che avviene in tutte le altre regioni, la posizione del Pdl marchigiano dovrebbe essere a difesa degli interessi della nostra comunità, facendo valere la propria voce ed i propri legami presso il Governo nazionale, invece di formulare insulti al Presidente della Regione che si sta battendo ed adoperando per evitare questa drammatica penalizzazione.
Questi tagli impedirebbero di proseguire il percorso virtuoso fin qui compiuto dalla Regione: siamo riusciti, infatti, a riportare in equilibrio in modo “strutturale” i conti sanitari, senza ricorrere a operazioni straordinarie, anzi allo stesso tempo qualificando i servizi sul territorio per la comunità.
Del resto i dati parlano chiari e sono come pietre, più dure di ogni parola vuota.

- Il tavolo di monitoraggio del Ministero dell’Economia ha certificato che nel 2007 le Marche hanno raggiunto l’equilibrio dei conti sanitari, ponendo la nostra Regione al 2° posto in Italia per virtuosità finanziaria, dietro alla Toscana. Il report del bilancio sanitario del I° semestre 2008, inviato secondo i criteri rigorosissimi di verifica della commissione governativa, confermano l’equilibrio anche nei primi 6 mesi del 2008: ciò dimostra che si tratta di una tendenza “strutturale” del sistema, di cui dobbiamo ringraziare anche le strutture regionali e gli operatori sanitari per l’impegno di responsabilità. 

- Tali risultati virtuosi del 2007 e 2008 riguardano la gestione economica ordinaria annuale: le operazioni straordinarie citate non vi hanno minimamente influito. I proventi della vendita dell’Umberto I sono stati incassi “una tantum”, fino al 2006, e sono stati utilizzati non per ripianare disavanzi dell’intero sistema sanitario, bensì per estinguere il debito acceso dagli Ospedali Riuniti per il trasferimento e gli ulteriori investimenti a Torrette dello stesso Umberto I.

- Negli ultimi anni è vero che sono aumentati i trasferimenti nazionali per la sanità. Ma tale incremento è avvenuto per tutte le Regioni, perché sono crescite anche le esigenze e le spese per il diritto alla salute dei cittadini. In questo trend crescente, che ora rischia di interrompersi per le scelte del governo di destra, tutte le altre Regioni (esclusa la Toscana) sono dietro le Marche per l’equilibrio tra entrate e uscite».