«I comitati di quartiere aprano una discussione sui prossimi investimenti del Comune nell'area»
e il Comune di San Benedetto, ma fino ad oggi a pagarne le conseguenze negative sono stati solo i cittadini di San Benedetto ed in particolare quelli dei quartieri San Filippo Neri e Marina Centro che si sono visti privati di un’area a loro dedicata destinata a verde pubblico attrezzato di quartiere.
Il Comune da parte sua ha sempre ribadito la volontà di voler restituire quell’area al quartiere per bocca di assessori e Sindaco e quindi il primo passo concreto che si dovrà formalizzare è quello di allontanare quanto prima gli autobus della Start da Via Calatafimi, visto che anche importanti sigle sindacali dell’azienda stessa hanno pubblicamente dichiarato che non vi è nessuna necessità logistica di mantenere gli autobus in quell’area, ma al contrario questo crea solo un aggravio di costi alla Start stessa.
In rappresentanza del Comune di San Benedetto, il quale è proprietario della Start per il 28,79% della quote, prendiamo atto che quest’ ultimo aspetto non sia assolutamente trascurabile, come non sono trascurabili i circa 300.000 Euro spesi per le macchine obliteratrici che - come affermato sempre dal sindacato- risultano essere apparecchi del tutto inefficienti; inoltre, se ci sono problemi sindacali all’interno dell’azienda, a pagarne le conseguenze non potranno essere di certo i residenti della zona nord di San Benedetto ed in particolare i bambini e gli anziani. Quindi invito tutte le forze politiche a riflettere dato che stiamo parlando di un’azienda di trasporto pubblico a maggioranza pubblica.
Ringrazio i Comitati di quartiere di San Filippo Neri e Marina Centro per l’impegno che stanno mettendo in campo per dare aree verdi ai rispettivi quartieri, e li invito ad aprire una discussione tra la gente riguardo ai prossimi investimenti che il Comune intende destinare per queste aree.
Circa la Start, dal momento che per tutta l’estate in via Calatafimi hanno stazionato non più di 3 o 4 autobus, spero riesca a far prevalere il buon senso, giacché questa città - me compreso - non ha ben capito alcune scelte aziendali che stanno penalizzando il nostro territorio».
