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Centrosinistra: sulle Partecipate siamo al paradosso
«Anziché i revisori dei conti, Celani difende in maniera interessata le società»
assenza di controllo contabile da parte delle società partecipate del Comune; dall’altra il doppio ruolo assessori-Presidenti dichiaratamente e palesemente incompatibile. Ci rivolgeremo alla Corte dei Conti». Sono le parole di Emidio Catalucci pronunciate nel corso della conferenza indetta da tutti i consiglieri di centrosinistra all’indomani degli ultimi sviluppi sulle Società partecipate dal Comune.
La Corte dei Conti di Ancona, lo scorso agosto, ha espresso dei giudizi nettamente negativi analizzando il Bilancio consuntivo del 2006 del Comune di Ascoli. In riferimento alla gestione dei rifiuti, della pubblica illuminazione e dei dividendi/riserve “…Emergono ipotesi di irregolarità contabili gravi, suscettibili di specifica denuncia intese quali violazioni di norme che incidono gravemente sugli equilibri di bilancio…”. «La colpa più grave – aggiunge Catalucci – è del sindaco Celani: invece di difendere i revisori dei conti , gli uffici comunali, i dirigenti prende le parti in maniera “interessata” delle società. Noi vogliamo che il consiglio comunale eserciti un controllo preventivo sulle partecipate Piceno Gas e Ascoli servizi comunali».
Le partecipate inoltre devono ancora versare le quote del 2006 e del 2007 per un totale di 4.100.000 euro: «Abbiamo timore – conclude il capogruppo di Sinistra Democratica – che le casse comunali siano a rischio».
«Il giudizio sull’amministrazione Celani, dopo 9 anni di assoluto immobilismo, non può che essere radicalmente negativo – chiosa Giuseppe Brandimarti del Pd – Dopo tutto questo tempo non si è raggiunto alcun obiettivo che sia il Polo universitario, la Sgl Carbon, il Prg o altro. La giunta ha disatteso tutti gli obiettivi». «L’unica cosa che l’amministrazione di centrodestra ha pianificato – fa eco Gianfranco Bastiani – è stata vendere i parcheggi della città per 40 anni alla Saba».