Corradetti: inserire nei bilanci i debiti con la Saba

Corradetti: inserire nei bilanci i debiti con la Saba

«In caso d’inadempienza la Saba chiederà il denaro per il non raggiungimento degli obiettivi»

«Su proposta del Sindaco Celani fu approvata il 3 giugno 2002 dal Consiglio Comunale la revisione della convenzione con la Società Parcheggi Azzurri per Ascoli, immediatamente dopo rilevata dalla Società Saba Italia Spa, riguardante la gestione dei parcheggi cittadini.
Tale atto cui il Comune è tenuto ora a sottostare prevedeva e purtroppo ancora prevede pesanti obblighi a carico dell’amministrazione comunale di Ascoli Piceno.
E’ evidente che il Comune, per volontà della Giunta Comunale, è da sempre in difetto non avendo provveduto né al raggiungimento dell’obbligo d’istituzione dei 2575 posti auto a pagamento, previsto nella convenzione, né liquidato il debito maturato a favore della Saba Italia Spa in virtù del non raggiungimento da parte di questa ultima degli obiettivi previsti dal piano economico e finanziario.
Tale obbligo è, infatti, in modo lampante esplicitato dall’art. nove che, tra l’altro, recita:


“Le Parti s’impegnano ad addivenire a soluzioni più aderenti all’interesse pubblico ma che, comunque, soddisfino l’equilibrio economico dell’intero rapporto.”
“Qualora nel corso del rapporto contrattuale dovessero modificarsi gli elementi che hanno determinato l’attuale equilibrio economico finanziario del rapporto stesso, le parti, in forza del principio di cui al precedente comma, s’impegnano a concordare una rimodulazione delle clausole contrattuali per ripristinare l’equilibrio compromesso.
Verificandosi quanto precisato al precedente 2° comma per causa non dipendente dalla volontà delle parti contrattuali, se ne darà comunicazione da una parte all’altra affinché sia verificata in contraddittorio l’esistenza della causa che ha determinato il venir meno del predetto equilibrio. Dal 2° mese successivo alla data di comunicazione sorgerà l’obbligo del relativo ripristino attraverso una compensazione di posti auto o per equivalente”.

E’ evidente che nel caso d’inadempienza la Società potrà, in qualsiasi momento, e quindi anche dopo la scadenza del mandato elettorale del Sindaco Celani, richiedere il denaro “equivalente” per il non raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano economico e finanziario.
In questo contesto ritengo che sia necessario e urgentissimo procedere alla quantificazione del debito nei confronti della Saba Italia e alla relativa iscrizione nelle scritture contabili comunali poiché tale mancanza, secondo il sottoscritto, si configura come un vero e proprio debito fuori bilancio.
Un elemento rilevante che mi porta a essere estremamente preoccupato è la nota inviata dalla Saba Italia Spa al Comune di Ascoli Piceno il 12 luglio 2005 a tre anni esatti dalla firma della convenzione (12 luglio 2002) nella quale si notificava uno squilibrio economico di Due Milioni e 600 Mila Euro fino al 31 dicembre 2004.
Dalla notifica della Saba Italia Spa, riguardante gli incassi, si deduce con molta semplicità il trend negativo in atto già dal 2004 di circa 100 Mila Euro Mensili (Euro 1.230.499/ 12 Mesi=102.541 Euro Mensili).
Non essendo intervenute sostanziali modifiche alla situazione allora in essere si deduce con molta semplicità che potremmo trovarci addirittura di fronte ad un debito a oggi approssimativo anche di 6/7  Milioni di Euro (Euro due Milioni 600 Mila (fino al 31/12/2004) + Euro quattro Milioni e 500 Mila (45 Mesi x 100 Mila Euro fino a Settembre 2008)= 7 Milioni e 100 Mila Euro).
Spero, ovviamente, di essere smentito rispetto a questa situazione evidentemente gravissima, ma ritengo, purtroppo, che ci troviamo di fronte ad una condizione preoccupante che va assolutamente affrontata.
Per quanto di competenza richiedo pertanto la verifica e l’inserimento in bilancio delle passività che dovranno essere calcolate con maggiore precisione dai dati che la Società Saba Italia Spa potrà fornire.
Tutti coloro che hanno responsabilità amministrative, dirigenziali e di controllo credo si rendano conto che non si può continuare a tralasciare questa questione non considerandola nel bilancio comunale.
Chiedo pertanto a tutti i destinatari della presente, ognuno per le proprie competenze, di verificare e attuare quanto richiesto.
La presente è inviata anche per conoscenza alla Corte dei Conti di Ancona alla quale invierò un esposto completo di tutta la documentazione in mio possesso nel caso la presente sollecitazione fosse disattesa».

Stefano Corradetti, consigliere comunale PD