E’ evidente che nel caso d’inadempienza la Società potrà, in qualsiasi momento, e quindi anche dopo la scadenza del mandato elettorale del Sindaco Celani, richiedere il denaro “equivalente” per il non raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano economico e finanziario.
In questo contesto ritengo che sia necessario e urgentissimo procedere alla quantificazione del debito nei confronti della Saba Italia e alla relativa iscrizione nelle scritture contabili comunali poiché tale mancanza, secondo il sottoscritto, si configura come un vero e proprio debito fuori bilancio.
Un elemento rilevante che mi porta a essere estremamente preoccupato è la nota inviata dalla Saba Italia Spa al Comune di Ascoli Piceno il 12 luglio 2005 a tre anni esatti dalla firma della convenzione (12 luglio 2002) nella quale si notificava uno squilibrio economico di Due Milioni e 600 Mila Euro fino al 31 dicembre 2004.
Dalla notifica della Saba Italia Spa, riguardante gli incassi, si deduce con molta semplicità il trend negativo in atto già dal 2004 di circa 100 Mila Euro Mensili (Euro 1.230.499/ 12 Mesi=102.541 Euro Mensili).
Non essendo intervenute sostanziali modifiche alla situazione allora in essere si deduce con molta semplicità che potremmo trovarci addirittura di fronte ad un debito a oggi approssimativo anche di 6/7 Milioni di Euro (Euro due Milioni 600 Mila (fino al 31/12/2004) + Euro quattro Milioni e 500 Mila (45 Mesi x 100 Mila Euro fino a Settembre 2008)= 7 Milioni e 100 Mila Euro).
Spero, ovviamente, di essere smentito rispetto a questa situazione evidentemente gravissima, ma ritengo, purtroppo, che ci troviamo di fronte ad una condizione preoccupante che va assolutamente affrontata.
Per quanto di competenza richiedo pertanto la verifica e l’inserimento in bilancio delle passività che dovranno essere calcolate con maggiore precisione dai dati che la Società Saba Italia Spa potrà fornire.
Tutti coloro che hanno responsabilità amministrative, dirigenziali e di controllo credo si rendano conto che non si può continuare a tralasciare questa questione non considerandola nel bilancio comunale.
Chiedo pertanto a tutti i destinatari della presente, ognuno per le proprie competenze, di verificare e attuare quanto richiesto.
La presente è inviata anche per conoscenza alla Corte dei Conti di Ancona alla quale invierò un esposto completo di tutta la documentazione in mio possesso nel caso la presente sollecitazione fosse disattesa».
Stefano Corradetti, consigliere comunale PD