Questa ipotesi di candidatura - non la si può definire altrimenti - non è però da intendersi né subordinata a nessun'altra, né condizionata alla preventiva rinuncia di altri, essendo invece affidata solo alla valutazione e al gradimento di chi vorrà prenderla in considerazione, spero ben al di là degli attuali angusti confini della ridotta entro cui taluni si apprestano a trincerarsi.
Prendo atto, pur senza condividerla, della decisione assunta martedì scorso dal Direttivo Provinciale di Ascoli Piceno di Alleanza Nazionale di proporre al tavolo delle future trattative il nominativo, certamente autorevole, del solo avv. Guido Castelli, invece che una rosa di potenziali candidati come accadde dieci anni or sono: non credo che la classe politica di Alleanza Nazionale abbia meritato di subire una tale gratuita mortificazione.
Dissento invece profondamente ed elevo la mia vibrata protesta contro l'improvvida decisione dello stesso Direttivo di affidare all'avv. Guido Castelli l'incarico di valutare presso le forze politiche alleate il consenso che riscuoterebbe la candidatura unica dell'avv. Guido Castelli.
Non mi risulta peraltro che detto organismo si sia fatto promotore all'interno del nostro partito o del centro-destra di definite e condivise procedure atte a valutare quale sia il gradimento di questa o quella possibile candidatura, né per le elezioni comunali di Ascoli Piceno né per quelle provinciali.
Sono certo che nel superiore interesse del partito l'avv. Castelli rifiuterà un mandato tanto imbarazzante, ben sapendo viceversa di non poter essere un credibile interlocutore al tavolo delle trattative che porteranno alla nomination del candidato del centro-destra, in quanto sarà afflitto e condizionato da un insormontabile conflitto di interessi personale; per di più ripeterebbe la stessa condotta, che egli ha sempre rimproverato al suo predecessore Gaetano Rozzi, tenuta in occasione della definizione della composizione della prima giunta Celani.
Per essere credibili e potenzialmente vincenti dobbiamo invece percorre tutti insieme un itinerario ben diverso, ancora neppure intrapreso. Auspico quindi che Alleanza Nazionale e tutte le altre forze che hanno sostenuto la giunta Celani procedano collegialmente a stilare un bilancio consuntivo di questi dieci anni, evidenziandone serenamente le luci e le ombre. Sulla base di questa analisi si individueranno le criticità della prossima campagna elettorale, si dovrà quindi definire un programma politico-amministrativo di altissimo profilo (di cui non mi pare ci si sia stia preoccupando in molti) e, infine, si potrà individuare chi possa essere credibile nel farsene promotore presso l'elettorato ed esecutore in caso di vittoria.