Società partecipate, Catalucci si rivolge alla Corte dei Conti

Società partecipate, Catalucci si rivolge alla Corte dei Conti

«Segnalerò alla magistratura contabile quanto avvenuto in questi ultimi mesi»

Comune sono allarmanti e foriere di risvolti ed effetti negativi per il Bilancio del Comune. Tega, Silvestri e Lattanzi, come novelli Bolt, sfuggono dai controlli contabili del Comune dove sono anche assessori. Ma non andranno lontani. La notizia però non mi stupisce.
Sono anni che, insieme ai miei colleghi di minoranza, abbiamo denunciato in tutte le sedi l’irresponsabilità e la illegittimità del comportamento dei componenti dei CdA delle società partecipate al 100% dal Comune, a cominciare dal doppio ruolo Assessori-Presidenti dichiaratamente e palesemente incompatibili. Per far dimettere il Sindaco da presidente di tutte e tre le società ci volle un’azione popolare presso il Tribunale di Ascoli.
Oggi la cosa è più grave. Segnalerò alla magistratura contabile (Corte dei Conti) quanto avvenuto in questi ultimi mesi per far accertare se esistono rilievi di irregolarità contabile e finanziaria ed eventuali danni erariali e patrimoniali causati dal comportamento e dalle azioni dei Presidenti delle società e conseguenti responsabilità.
Ma già la Corte dei Conti di Ancona, solo un mese fa, aveva espresso dei giudizi nettamente negativi analizzando il Bilancio consuntivo del 2006 del Comune di Ascoli. “…Emergono ipotesi di irregolarità contabili gravi, suscettibili di specifica denuncia intese quali violazioni di norme che incidono gravemente sugli equilibri di bilancio…”  
Ecco quello che scriveva la Corte dei Conti solo nel luglio di quest’anno. Soffermandosi sulla gestione dei rifiuti, della pubblica illuminazione e dei dividendi/riserve delle società. 
Ora esistono le prove di una totale assenza di controllo da parte dell’Ente sulle sue partecipate. Ma anche qui il campanello d’allarme era partito già dai revisori dei conti nella loro relazione al Consuntivo 2007,  che ancora deve essere discusso ed approvato dal Consiglio (e siamo a settembre quando la legge prevede che venga deliberato entro giugno).
I revisori infatti denunciavano che l’Ufficio di Controllo Aziende Partecipate, appena costituito, “non appare adeguato a svolgere con efficacia le necessarie funzioni di raccordo tra l’Ente e le società Risulta insufficiente l’attività di mera raccolta degli atti sia la indispensabile funzione di indirizzo e coordinamento preventivo, concomitante e successivo delle società ed enti partecipati, al fine di conoscere i risultati economici conseguiti nonché gli eventuali impegni finanziari assunti o da assumere”.
Infatti il Bilancio di rendiconto 2007 è stato modificato e corretto nella sua prima stesura, già discussa e pubblicata, proprio perché c’era stato un errore di accertamento della somma di euro 600.000 anziché euro 500.000, a titolo di dividendi 2007, distribuito nel 2008, da parte dell’Ascoli Servizi Comunali del solerte Assessore-Presidente Gianni Silvestri.
Centomila euro di differenza in meno, mica una cosa da poco per i dividendi di una società.
Ma come fanno i conti? Perché non si fanno controllare? Perché non rendono trasparente e pubblica la loro gestione dei servizi primari comunali? Ci vuole tanto tempo per mandarsi a se stessi una lettera? E la posta non arriva quando sono gli stessi soggetti a scriversi?
Ma ve lo immaginate gli Assessori Tega e Silvestri che scrivono ai Presidenti. Tega e Silvestri?
Sdoppiamento della personalità, doppio lavoro o altro, di più grave? Ho il fondato timore che le casse comunali siano rosso fisso per i debiti e che ci saranno brutte sorprese per le tasche dei cittadini ascolani.

Voglio ricordare come è stato pareggiato il Bilancio di previsione 2008 da parte di questi solerti amministratori che dicevano di fare della trasparenza amministrativa la frontiera della democrazia.
L’equilibrio corrente assicurato con “utilizzo di entrate di carattere eccezionale” per € 2.960.000,00 di cui:
- recupero evasione tributaria (ICI e TARSU) 1.260.000,00
- distribuzione riserve Piceno Gas Distribuzione srl 1.400.000,00
La Piceno Gas Distribuzione deve versare al Comune euro 450.000,00 come utili, oltre a  490.100,00 euro di concessione per la reti.
Canone che per la Ascoli Servizi Comunali, per la gestione della discarica è di € 1.861.000,00, oltre all’accollo, da parte della stessa di parte delle spese per l’illuminazione pubblica per circa 750.000,00 euro.
Incredibile è che ancora oggi le partecipate debbano ancora versare le quote del 2006 e del 2007 per un totale di € 4.100.000,00.
Gestione alla sbando tanto che il Collegio dei Revisori “invita l’Ente a valutare attentamente, ai fini del rispetto del principio dell’equilibrio finanziario dell’Ente stesso, i tempi di riscossione di tali entrate preventivate”».