Castelli: in Regione ci sono debiti di cui nessuno parla

Castelli: in Regione ci sono debiti di cui nessuno parla

Spacca: «Prosegue il riequilibrio dei conti della sanità marchigiana»

calo dell'indebitamento delle Marche. "Sospetto giustificato dal trend del disavanzo regionale certificato dallo stesso assessore - osserva -: meno 140 nel 2007, meno 142 milioni nel 2006 e circa 144 milioni quello del 2005". Secondo Castelli, Marcolini "non dice che le tanto vantate riduzioni sono state ottenute con mirabolanti artifici contabili", come "la cancellazione di 21 milioni di euro (che pure bisognerà pagare) avvenuta nel 2007 attraverso il meccanismo dei residui perenti. Oppure, nel 2006, ad una opinabile 'catalogazione' di crediti per 16 milioni di euro".
"Ciò che diminuisce secondo la Corte dei Conti - aggiunge - sarebbe l'indebitamento verso le banche". Ma ci sono "altri debiti di cui nessuno parla". Ad esempio, quello "nei confronti della gestione del terremoto del 1997, con punte di prelievi di oltre 250 milioni di euro e che occorre rifondere; i debiti verso terzi, banche escluse, confluiti nel fondo dei residui perenti e che hanno toccato mediamente livelli di oltre 200 milioni di euro.
I debiti verso le aziende ed i privati danneggiati a seguito di calamità - conclude - che, da anni, attendono le erogazioni (100 milioni di euro circa) e creditori su interventi programmati e finanziati dalla Regione, i cui pagamenti hanno lentezze bibliche".
  

Spacca: «Prosegue il riequilibrio dei conti della sanità marchigiana»
Lo conferma, sottolinea un comunicato, il bilancio del primo semestre 2008 inviato dalla Regione nei giorni scorsi al ministero dell'Economia. In base ai criteri stabiliti dal ministero, i dati confermano che anche nell 2008 si consolida il sentiero virtuoso che nel 2007 permesso alle Marche di conquistare il secondo posto fra le Regioni per equilibrio di bilancio. "L'azione di controllo e di consolidamento dei conti della sanità - ha detto il presidente della giunta Gian Mario Spacca - prosegue con successo. Ringrazio tutti gli operatori del settore, a cominciare dai dirigenti delle strutture regionali, dai direttori delle aziende speciali e delle zone, e gli operatori sanitari, per l'efficacia e la responsabilità con cui esercitano le loro funzioni".
Secondo Spacca il risultato è ancora più importante, perché contemporaneamente prosegue la qualificazione di servizi diffusi e appropriati a cittadini e territori: i dati relativi all'offerta sanitaria sono in crescita rispetto all'anno scorso. Il governatore invita pero a non abbassare la guardia: "siamo impegnati in questo percorso virtuoso, e lavoriamo al contrasto della mobilità passiva e alla riduzione delle liste di attesa. Resta una sola preoccupazione: che il Governo nazionale tagli il Fondo sanitario nazionale 2009-2010 già programmato nel Patto per la salute, rischiando di pregiudicare una situazione gestionale favorevole".