Paradisi: non ci sono giustificazioni
"Un comportamento così profondamente lesivo delle prerogative del consiglio comunale come quello tenuto oggi da alcuni consiglieri di opposizione - afferma il presidente del consiglio Silvano Paradisi - non aveva mai avuto diritto di cittadinanza a Senigallia. Quando alla voce del libero dibattito delle idee si preferiscono le urla da megafono e la violazione sistematica delle regole, non è mai un buon segnale per la qualità della nostra democrazia". "Nessuna circostanza o convinzione - seguita Paradisi - possono infatti, in alcun modo, giustificare quel vero e proprio sovvertimento delle regole al quale ha dato oggi vita parte della minoranza. Anche perché esistevano tutte le condizioni per un dibattito consiliare serio e approfondito su un tema così importante come il Piano del centro storico".
Bugaro: dimissioni per gli assessori coinvolti
Lo scontro avvenuto nell'aula del consiglio comunale di Senigallia durante la discussione sul Piano Cervellati, è "estremamente grave e va stigmatizzato con forza". Lo afferma il consigliere regionale di FI-Pdl Giacomo Bugaro, che chiede di "licenziare" i due assessori coinvolti. "E' inaccettabile - rimarca Bugaro - che ben due assessori si siano scagliati contro consiglieri del Pdl, attaccandoli praticamente sul piano fisico, solo perché questi elevavano giustamente la loro protesta rispetto a un'ingiustificata inversione dell'ordine dei lavori". "Se i consiglieri di minoranza hanno usato un megafono, ebbene - aggiunge - non si risponde alle parole con l'uso delle mani". "Questa profonda differenza - conclude - non è tollerabile e visto che il sindaco Angeloni ha scritto al prefetto, ho dato mandato al partito senigalliese di inviare a D'Onofrio i filmati delle scene pietose con cui si sono caratterizzati i sodali del sindaco, così che si possa realmente rendere conto dei fatti avvenuti".
Il presidente invia una relazione alla Procura
Si preannunciano risvolti di carattere anche penale dopo la movimentata seduta consiliare di ieri dedicata al Piano del centro storico e culminata nelle proteste della minoranza, urla, invettive e fasi concitate che hanno quasi portato allo scontro fisico tra alcuni esponenti di maggioranza e opposizione. Il presidente del consiglio comunale, Silvano Paradisi ha inviato una dettagliata relazione al prefetto di Ancona, Giovanni D'Onofrio, e alla Procura della Repubblica. Le ipotesi di reato che vengono prefigurate a carico dei consiglieri coinvolti riguardano gli articoli 338 (violazione o minaccia ad un corpo amministrativo) e 342 (offesa all'onore e al prestigio di un corpo amministrativo) del codice penale.