con pari dignità il progetto dei centristi dell'Unione di Centro(UdC), per la costruzione della nuova casa dei moderati, traguardando per l'autunno prossimo la nascita del nuovo soggetto politico autonomo della "Costituente Popolare e di Centro", considera prioritaria e propedeutica la scelta programmatica alle future alleanze per le prossime elezioni amministrative. Alleanze che, a partire dalle convergenze programmatiche, senza pregiudiziali di schieramento, dovranno tener conto del tasso di centrismo delle varie formazioni politiche.
In tale ottica ritiene apprezzabile lo sforzo del Partito Democratico, che nella recente Assemblea Provinciale ha definito i contenuti del suo progetto programmatico, delineando priorità ed obiettivi per la gestione amministrativa della cosa pubblica, aprendosi nel contempo al confronto con le altre forze politiche. Pertanto nel condividere innanzitutto l'impostazione metodologica, la Dc Provinciale, riservandosi tra l'altro una maggior conoscenza delle indicazioni programmatiche, dopo aver comparato i contenuti del documento del PD ascolano, riportati nei suoi tratti essenziali dalla stampa locale,al proprio documento politico programmatico "Per un progetto capace di futuro" del marzo 2007 (
www.democraziacristiana.marche.it) per certi versi anche da aggiornare, rileva ci siano indicazioni di massima convergenti, in particolare per quanto concerne:
1. il sistema sanitario locale e la sua riorganizzazione gestionale-amministrativa, infrastrutturale e specialistica;
2. il recupero delle differenze infrastrutturali materiali ed immateriali del territorio nel contesto Regionale (in primis la viabilità);
3. la politica industriale che deve tendere a valorizzare e sostenere piani industriali credibili e di prospettiva, accompagnata altresì dalla riorganizzazione e razionalizzazione degli enti, anche per marcare la conseguente e non meno importante riduzione dei costi della politica. Valuta necessario nel contempo un approfondimento , per capirne meglio la prospettiva dal punto di vista socio-economico, circa l'indicazione per "un cambio dello sviluppo economico, partendo dalle risorse territoriali e dal turismo".
La DC è per il rilancio dello sviluppo socio-economico affermando il criterio della complementarietà degli interventi nei settori e non quello del c.d. trade off (l'uno esclude l'altro).
Per consentire in proposito un più produttivo confronto su ciò e sulle altre cose da fare (energia,rifiuti ecc.), la DC propone al PD di farsi eventualmente parte attiva per un confronto, anche pubblico, tra le varie forze politiche alla ricerca di quelle convergenze programmatiche nell'interesse del bene comune».