«Il mio è stato subito bollato come un atteggiamento pretestuoso, contro i consumatori»
punti all’Ordine del Giorno dell’Assemblea dell’ATO 5, ma “osare” chiedere chiarimenti, esprimere il proprio parere e il proprio dissenso. Ho sempre ritenuto infatti che dovere di un buon amministratore fosse quello di informarsi sulle vicende inerenti il suo mandato. La conoscenza dei fatti, ritenevo e ritengo, fosse alla base di una corretta amministrazione. Evidentemente sbagliavo. Perché?
Perché alla sinistra, o quanto meno ad alcuni esponenti della sinistra, non si possono richiedere chiarimenti. Guai a disturbare il manovratore.
E’ quello che è successo nel corso dell’assemblea di ieri dell’ATO 5.
Tre i punti all’Ordine del Giorno: approvazione del Consuntivo, nomina del direttore generale e regolamento del Tavolo dei Consumatori.
La nomina del direttore generale, sul quale peraltro avevo espresso pubblicamente nei giorni scorsi tutte le mie forti perplessità, viene ritirata dal presidente Stracci, il Consuntivo, dopo che mi sono state fornite alcune spiegazioni, mi vede favorevole ma sul Regolamento del Tavolo dei Consumatori obietto che si tratta, a me così come ad altri sindaci, di un documento sconosciuto.
La replica è che si tratta di un documento trattato direttamente dal presidente dell’ATO e dalle Associazioni dei Consumatori.
Ho fatto osservare che i consumatori sono anche cittadini e che pertanto i sindaci avrebbero dovuto essere messi in condizione di conoscere per tempo il documento non fosse altro che per apportare un loro contributo derivante dal fatto che tutti i giorni sono alle prese con i problemi dei cittadini-consumatori.
Ho chiesto quindi che l’argomento venisse ritirato per quella che ritenevo, e ritengo, essere un doveroso momento di approfondimento e a fronte del diniego, ho abbandonato, seguito da altri sindaci, i lavori assembleari.
Il mio è stato subito bollato come un atteggiamento pretestuoso, rivolto contro i consumatori e politicamente finalizzato a bloccare l’attività dell’Assemblea.
Curioso. Pretestuoso l’atteggiamento di chi vota l’unico atto “politico” dell’Assemblea: il Consuntivo? Pretestuoso è forse l’atteggiamento di chi, pubblicamente, ha espresso, da tempo, tutte le sue perplessità sull’iter seguito per la nomina del direttore generale (atto poi ritirato dallo stesso presidente Stracci)? Pretestuoso è forse il comportamento di chi chiede un approfondimento su di un argomento specifico (Tavolo dei Consumatori) per tutelare le nostre strutture, l’ATO, il CIIP e, soprattutto i cittadini-consumatori magari migliorando, nei loro confronti, l’atto in esame?
Atteggiamenti pretestuosi? O forse lo sono quelli di chi non accetta in una logica democratica i doverosi momenti del confronto, della dialettica e dell’approfondimento?».