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Provincia, sostegno ai Comuni per la raccolta differenziata
Nel 2007 circa il 21% dei rifiuti del Piceno è stato riciclato contro una media nazionale del 25%
Amministrazione provinciale e presentato questa mattina in una conferenza stampa dal presidente della Provincia Massimo Rossi e dall’assessore all’ambiente Manuela Marchetti.
Con un cospicuo investimento, infatti, la Provincia sosterrà le Amministrazioni comunali nel raggiungimento di obiettivi in linea con i parametri nazionali ed europei che stabiliscono che, entro fine anno, almeno il 45% dei rifiuti sia differenziato e quindi avviato a recupero. I Comuni della Provincia, come d’altronde tutti quelli marchigiani, non brillano in questo settore: nel 2007 circa il 21% dei rifiuti del Piceno è stato riciclato contro una media nazionale del 25%. Manca dunque tanto al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla legge ma un grande impulso può venire dalla raccolta differenziata dell’umido, cioè dalla frazione organica dei rifiuti urbani che, da sola, rappresenta quasi un terzo di tutti gli scarti prodotti. Con queste premesse la Provincia è dunque pronta a fornire ai Comuni i bidoncini e i sacchetti in “mater-bi” (cioè biodegradabili) per un anno, i recipienti per il recupero degli oli di cucina (che, oltre ad inquinare, sono fortemente dannosi per gli impianti di depurazione) e i contenitori stradali per la loro raccolta. Inoltre, è in fase di definizione una campagna di comunicazione per sensibilizzare i più giovani alla necessità di una seria raccolta differenziata che la Provincia realizzerà nelle scuole con il contributo dei CEA, i Centri di educazione ambientale che già svolgono questa preziosa opera divulgativa e formativa in tutto il territorio.
“La Provincia è pronta però a valutare e sostenere progetti provenienti dalle singole Amministrazioni – ha spiegato l’assessore Marchetti – ci rendiamo infatti conto che andiamo ad intervenire in una realtà fortemente variegata in cui, accanto a Comuni, spesso molto piccoli, dove la raccolta differenziata è a livelli bassi per evidenti difficoltà di bilancio, esistono realtà come Porto S. Elpidio che sono molto avanti e dove la differenziata sfiora il 60%”.
Il ciclo di utilizzo dell’umido sarà poi completato dall’adeguamento dell’impiantistica specifica in grado di trattare questo materiale: “I segnali sono buoni – prosegue l’assessore Marchetti – per la discarica di Ascoli la Regione ha stanziato 600.000 euro per l’adeguamento del sistema di trattamento, è stato dato inoltre parere favorevole alla realizzazione dell’impianto per la produzione del composto di qualità presso la discarica di Torre S. Patrizio e abbiamo avuto conferma dall’Asite, la società di gestione, che non ci sono problemi neppure per la discarica di Fermo”. Una volta trattato, il rifiuto umido viene trasformato in ammendante e potrà essere usato dagli stessi Comuni nei parchi e nelle aree verdi: in tal senso il progetto provinciale prevede la possibilità di favorire apposite convenzioni tra Comuni.
“In questo modo è possibile pensare ad una chiusura virtuosa del ciclo dei rifiuti - aggiunge il presidente Rossi – bisogna mettersi in testa che non esistono scorciatoie ma che bisogna puntare ad un lavoro paziente di sensibilizzazione dei cittadini ad un consumo responsabile e sostenibile delle risorse, ad una differenziazione dei rifiuti già tra le mura domestiche, ma anche alla realizzazione di processi efficaci di ritiro e recupero. Si parla con grande naturalezza di inceneritori senza pensare che in natura nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma, in questo caso in particolato e altre sostanze nocive – aggiunge Rossi - c’è ancora molto da fare su tutti questi fronti: nella Provincia produciamo in media 540 chili di rifiuti pro capite all’anno con punte di 700 chili in alcune realtà e, come si è detto, differenziamo ancora poco. Ma, a giudicare dai riscontri che stiamo avendo dalle Amministrazioni a cui abbiamo comunicato i contenuti del progetto, c’è una grande voglia di migliorare su questo fronte. La Provincia sarà accanto a tutti i Comuni che abbiamo desiderio di dare un contributo decisivo”.