Il nuovo impianto andrebbe ubicato al largo del sito industriale di Falconara Marittima
la realizzazione di un secondo rigassificatore previsto nelle Marche - dopo quello proposto da Gaz de France tra Porto Recanati e Civitanova - e i primi approfondimenti sugli indirizzi per la revisione del Pear (Piano energetico ambientale regionale).
La Giunta regionale ha espresso all’unanimità il parere di compatibilità agli strumenti di programmazione regionale del progetto di realizzazione di un terminale offshore per la rigassificazione del gas naturale liquido presentato da API Nova Energia, con prescrizioni riguardanti soprattutto la massima sicurezza dell’impianto e l’inquadramento nazionale dell’intervento. La Giunta regionale ha recepito integralmente il parere espresso all’unanimità dalla Conferenza di Servizi regionali svoltasi nei giorni scorsi. Si avviano così le procedure di VIA (Valutazione di impatto ambientale) sul progetto medesimo.
Il nuovo impianto andrebbe ubicato al largo del sito industriale di Falconara Marittima.
Il presidente Spacca ha riferito che il ministero dello Sviluppo Economico ha convocato la Conferenza dei servizi per il 31 luglio, la quale avvia il procedimento di autorizzazione del progetto, che prevede una condotta in parte sottomarina, in parte terrestre, da realizzarsi al largo della costa marchigiana. La Conferenza dei servizi regionali ha espresso parere di compatibilità, con alcune prescrizioni che sono state integralmente recepite dall’esecutivo. L’intervento è compatibile con la pianificazione e la programmazione regionale (Pear, Pai) – si è evidenziato - “fatta salva l’esigenza di rapportare la proposta progettuale con il quadro degli analoghi interventi in Italia, in particolare sulla costa marchigiana e sull’area di elevato rischio ambientale” di Ancona. In definitiva, la Giunta regionale richiede al Ministero un approfondimento del programma generale di realizzazione di questi impianti sul territorio nazionale, per disporre di un quadro complessivo relativo agli investimenti in programma e alle ricadute sulle Marche. Una seconda prescrizione avanza sottolinea la necessità di garantire “la massima sicurezza dell’impianto, in relazione alla vicinanza con zone densamente popolate, al traffico marittimo e alle ulteriori specificità del sito proposto”. La Giunta ha infine incaricato il dirigente del servizio Energia a partecipare alla Conferenza dei servizi convocata dal ministero dello Sviluppo Economico nella giornata di giovedì 31 luglio.
La Giunta regionale ha anche iniziato ad approfondire alcuni indirizzi più generali relativi alla revisione del Pear. Si esaminano le possibilità di una integrazione per raggiungere l’obiettivo di una minore dipendenza energetica dall’esterno. In particolare, si sottolinea l’esigenza di predisporre misure di incentivazione per favorire il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili. La Giunta indica lo sviluppo del fotovoltaico quale forma di energia rinnovabile da privilegiare. Apprezzamento è stato espresso per gli investimenti finalizzati alla costruzione di un centro di “fusione del silicio” collegato alla centrale a biomasse di Fermo, che sarebbe tra i pochissimi attualmente esistenti al mondo (sette): tale centro potrebbe dare vita alla realizzazione di una avanzatissima filiera tecnologica nella regione. Inoltre, la Giunta ha rilanciato la scelta del modello di impianti di cogenerazione diffusa quale fondamento del Pear, ma rivedendo le indicazioni dimensionali secondo principi di compatibilità tecnico-economica.