Marini: il Parco non comprometterà il turismo

Marini: il Parco non comprometterà il turismo

«Assurde le problematiche come orari di apertura o chiusura del lungomare»

dibattito ampio ed articolato da parte di enti, associazioni, cittadini, tuttavia, in merito ad alcune questioni sollevate recentemente sulla stampa, va fatta chiarezza per portare elementi di valutazione certi e sgombrare il campo da problemi inesistenti e dubbi o preoccupazioni del tutto infondate e tali solo da creare inutili allarmismi.
Innanzitutto, è opportuno precisare che, anche dopo i provvedimenti istitutivi, regolamentazione e zonizzazione delle attività che si possono svolgere nell’area protetta del piceno potranno essere suscettibili di aggiornamenti e modifiche sulla base delle esigenze che eventualmente emergeranno, tanto più che la stesura del regolamento dell’ente gestore del parco è un prerogativa di competenza dei Comuni aderenti che possono modulare, in base alla caratteristiche del loro territorio, la disciplina di programmazione e di tutela. Ciò premesso, si sottolinea ancora una volta, anche agli amministratori che dovrebbero essere sufficientemente edotti sull’argomento, che l’istituzione del parco non andrà minimamente ad intaccare lo sviluppo delle attività turistiche del litorale, anzi al contrario, tali attività potranno ricevere impulso e benefici se si sapranno cogliere le opportunità che questo nuovo strumento mette a disposizione. 
E’ infatti necessario ricordare che, caratteristica unica di questa area protetta, sarà proprio la sperimentazione di una convivenza tra salvaguardia dell’ambiente e delle biodiversità e attività antropiche e sarebbe quindi in contraddizione con tale specificità che la nascita del parco ostacolasse lo sviluppo dell’economia turistica costiera. In particolare l’attività degli stabilimenti non sarebbe assolutamente condizionata dall’istituzione del parco, poiché, come noto, la regolamentazione delle attività che vi si svolgono, compresi i limiti di emissione sonora, sono di competenza dell’autorità statale e di quella comunale. Altrettanto assurde appaiono problematiche come orari di apertura o chiusura del lungomare che nulla hanno a che fare con il parco e su cui il suo regolamento non ha alcuna influenza o competenza.
Ad ulteriore scanso di equivoci, comunque, si ricorda che il tratto di costa prospiciente Porto San Giorgio è classificato, nella proposta di zonizzazione come di categoria “D”, cioè area in cui non sono non previste particolari tutele».