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Edilizia sostenibile, investimenti per 6,6 milioni
Carrabs: «Lemarginazione oggi è rappresentata anche da famiglie monoreddito»
“Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone stabilito”, finalizzato all’incremento della disponibilità degli alloggi in locazione a canone sostenibile ed al miglioramento infrastrutturale di ambiti urbani e quartieri degradati caratterizzati da condizioni di forte disagio abitativo. Più di 5 milioni sono i fondi assegnati alle Marche provenienti dalla ripartizione delle risorse statali, che si aggiungono a quasi 1 milione e 600 mila euro di finanziamento proveniente dalla stessa Regione. Inoltre, il programma stabilisce che per realizzare gli interventi occorre anche un cofinanziamento da parte comunale della misura del 14% dell’importo complessivo tra Stato-Regione. Il decreto ministeriale, prevede tra l’altro, di destinare una quota non inferiore al 20% della somma complessiva Stato-Regioni al finanziamento delle proposte presentate da Comuni con popolazione fino a 15mila abitanti, al fine di tenere conto delle situazioni di disagio abitativo per quei comuni a ridotta dimensione demografica.
«Con l’approvazione di questa delibera – dichiara l’Assessore Carrabs – da un lato si vuole riqualificare il patrimonio abitativo pubblico con un modo di progettare, costruire e abitare più attento alla qualità ambientale, al risparmio delle risorse energetiche, al comfort abitativo, volto a favorire la realizzazione di interventi edilizi ad elevata qualità. D’altro canto questo intervento ha un notevole valore sociale, dal momento che il problema della casa è tornato ad essere, in questi ultimi anni, un’emergenza nazionale, considerato che sono sempre più numerose le famiglie che si trovano al disotto della soglia di povertà e che non trovano soluzioni adeguate e compatibili con le proprie condizioni economiche: l’emarginazione non è più rappresentata solo dalle categorie tradizionalmente svantaggiate, quali disoccupati, lavoratori precari, extracomunitari, ma anche da famiglie monoreddito, che si trovano nell’impossibilità di accedere al mercato privato della locazione, sia per la scarsità di alloggi in affitto che per la mancanza di un’offerta economicamente sostenibile».