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Marcolini: una nuova cultura del trasporto pubblico
«Cambiare latteggiamento dei cittadini con servizi efficienti, sicuri ed ecocompatibili»
in tutti i centri con più di diecimila abitanti e per affrontare i problemi posti dall’impennata dei prezzi del carburante che impedisce, di fatto, a molti cittadini, l’accesso alla mobilità. È la filosofia che guiderà il nuovo Piano regionale dei trasporti che sarà pronto entro i primi mesi del 2009. Tra le priorità del provvedimento - nel nome della sicurezza, dell’efficienza e della compatibilità ambientale ed economica - il completamento del sistema dei nodi di interscambio, l’integrazione modale (diverse tipologie di trasporto coordinate tra loro, in modo che l’utente abbia la percezione di viaggiare su un unico mezzo), l’integrazione tariffaria (introduzione di un sistema unico tariffario regionale) e il sistema di bigliettazione elettronica, in via di sperimentazione nel bacino di Ancona. Di questo si è parlato, oggi, nel corso del convegno: “Verso il nuovo Piano dei trasporti”, organizzato dalla Regione al Teatro Rossini di Pesaro, al quale hanno partecipato numerosi amministratori locali e rappresentanti delle aziende di trasporto. “L’ultimo appuntamento in tema di Trasporto pubblico locale (Tpl) risale al novembre 2006 - ha esordito l’assessore regionale ai Trasporti, Pietro Marcolini - In quella sede era stata inoltre sottolineata la necessità di procedere alla redazione di un nuovo piano, che introducesse una nuova fase di pianificazione, desse seguito, tra gli altri aspetti, alle esigenze di innovazione e, soprattutto, garantisse a tutti i cittadini marchigiani, dalla costa all’entroterra, il diritto alla mobilità. In questo contesto l’impegno fondamentale sarà comunque quello di modificare l’atteggiamento culturale del cittadino, in larga parte restio all’uso del mezzo pubblico soprattutto su gomma. Un cambiamento necessario di fronte all’emergenza ambientale, sociale ed economica che la nostra società sta vivendo, che va incentivato innanzitutto con servizi efficienti, sicuri, ambientalmente ed economicamente sostenibili. Favoriremo, quindi, progetti a sostegno del trasporto pubblico e progetti deterrenti, per quanto riguarda gli spostamenti con mezzi privati”. Tra i progetti, la realizzazione di metropolitane di superficie, di corsie preferenziali per gli autobus, di piani urbani della mobilità, sull’esempio di quanto fatto, a Pesaro, con l’ingresso scaglionato negli uffici pubblici per i dipendenti e l’istituzione di altri treni finanziati con fondi regionali, come quello da Ascoli ad Ancona. La redazione del nuovo Piano regionale del trasporto pubblico locale è stata affidata, con un incarico esterno, al RTI T-BRIDGE e ACT. “Il fine - ha detto ancora Marcolini - è di fornire importanti elementi di indirizzo per la programmazione e la governance del settore e indicazioni per la redazione del nuovo Programma triennale dei servizi, nonché per la pianificazione dei Piani di bacino affidati alle Province, nell’ambito del mutato quadro normativo e programmatico che ha portato i gestori da 60 a 5 e delle nuove esigenze di mobilità. Dal Piano scaturiranno anche indicazioni in tema di ottimizzazione dei bacini trasportistici e per la gestione dell’intero sistema”. La Regione Marche, negli ultimi anni, ha speso nel settore complessivamente circa 100 milioni di euro su base annua, così suddivisi: 61 milioni per il Tpl su gomma, 29 milioni per il Tpl su ferro, circa 3 milioni per la circolazione agevolata, 5 milioni per gli investimenti relativi al rinnovo del parco autobus, oltre a interventi per finanziare il miglioramento della qualità dei servizi. In più sono stati stanziati 10 milioni di euro, tra risorse regionali e comunitarie, per l’elettrificazione della linea ferroviaria San Benedetto del Tronto - Ascoli, 30 milioni per il rinnovo del materiale rotabile e, grazie al coofinanziamento della Regione con Trenitalia e Rfi, 20 milioni per i materiale su ferro. “Da tempo le Regioni ponevano all’attenzione del Governo - ha proseguito l’assessore - l’esigenza di individuare nuove risorse per rilanciare il trasporto pubblico locale e per accelerare i programmi di realizzazione delle reti infrastrutturali. Con la legge finanziaria 2008, il precedente Governo aveva finalmente reperito risorse strutturali e durature a favore del Tpl. La chiusura anticipata della legislatura ha però prodotto due conseguenze: la prima è che tra i provvedimenti adottati dal nuovo Governo, per finanziare la eliminazione dell’Ici sulla prima casa e per la detassazione degli straordinari, vi è stata una sottrazione di risorse destinate al Tpl di circa 400 milioni di euro nel triennio 2008–2010, che non va esattamente nella direzione del rafforzamento del ruolo della mobilità come punto centrale dell’azione governativa. Questo ovviamente preoccupa tutte le amministrazioni locali. È nostra intenzione raccordarci con le altre Regioni, le Province e i Comuni per cercare d modificare, in sede parlamentare, questo orientamento”.