/Accordo Regione e sindacati sulla non-autosufficienza
Accordo Regione e sindacati sulla non-autosufficienza
Si apre un percorso nuovo nei rapporti tra le istituzioni
L’intesa istituisce il Fondo unico regionale che verrà attivato con l’assestamento di bilancio 2008. Lo scopo è quello di potenziare il sistema di sicurezza e di protezione sociale per gli anziani non-autosufficienti attraverso una maggiore tutela delle persone e delle relative famiglie. Complessivamente, attraverso diversi canali finanziari, vengono movimentatii 58,7 milioni di euro, di cui 30 milioni serviranno per rafforzare i servizi e 28,7 milioni per gli investimenti e la riqualificazione delle strutture residenziali per gli anziani non-autosufficienti. L’intesa mira anche a rafforzare l’Ambito territoriale sociale sul piano istituzionale, finanziario e di programmazione. Punta a potenziare, poi, attraverso gli incentivi economici, la gestione integrata dei servizi sociosanitari nel territorio. L’accordo è stato firmato dal presidente della Regione, Gian Mario Spacca, dai segretari regionali Cgil (Gianni Venturi), Cisl (Giovanni Serpilli), Uil (Graziano Fioretti) e dai rappresentanti delle sigle Spi Cgil Marche (Oscar Barchiesi), Fnp Cisl Marche (Enrico Renzaglia), Uilp Uil (Andrea Marini). Alla firma erano presenti anche il vicepresidente della Giunta regionale, Paolo Petrini, e gli assessori regionali ai Servizi Sociali, Marco Amagliani, e al Bilancio, Pietro Marcolini. “É un accordo fondamentale che potenzia la capacità di risposta della comunità regionale alla non-autosufficienza – ha dichiarato il presidente Spacca - Siamo vicini agli anziani e alle loro famiglie per consolidare coesione e sicurezza sociale delle Marche. Il consistente impegno finanziario che assumiamo è coerente con la priorità del sociale nel nostro programma di governo. L’impegno si allarga ora alla creazione dell’Agenzia nazionale per la terza età, che assicurerà risposte non solo sul fronte dell’integrazione sociosanitaria, ma anche alla presenza attiva degli anziani autosufficienti nella società”. Anche per il segretario della Cgil, Venturi, si tratta di “un accordo importante che sintetizza sensibilità e punti di vista diversi. Segna un punto di svolta nelle politiche sociali delle Marche e richiede adesso un rafforzamento delle capacità di governo per assicurarne una coerente applicazione”. Rispondere alle esigenze “delle fasce più deboli della nostra comunità, è un fatto di civiltà – ha rimarcato il segretario della Cisl, Serpilli – L’integrazione sociosanitaria rappresenta una scommessa da vincere e l’accordo siglato ci consente di percorrere un tratto importante lungo questa strada”. L’intesa secondo il segretario Uil, Fioretti “costruisce un percorso di certezze a beneficio di una parte importante della società marchigiana, in coerenza con gli impegni del Piano sociale che abbiamo condiviso. La firma rappresenta una tappa significativa dei rapporti con l’esecutivo regionale che va consolidata in altri comparti, come la sanità, i trasporti e lo sviluppo economico”. L’assessore Amagliani ha ribadito l’importanza dell’istituzione del Fondo unico, che consente di gestire “in maniera nuova tutta la materia della non auto-sufficienza”. Ha sottolineato l’importanza del rafforzamento dell’Ambito sociale (“La gestione associata dei servizi va fatta a questo livello”) e dell’incremento delle risorse per l’assistenza domiciliare: “Maggiori prestazioni domiciliari, implementazione dei servizi di sollievo alla famiglia, nuovi servizi e posti-letto in strutture socio-residenziali, nuovi ambienti più accoglienti e adeguati alla lungo-degenza, semplificazione dell’accesso ai servizi. Sono alcuni dei punti fondamentali di questa intesa che – secondo l’assessore - rafforza la coesione della nostra comunità”. Dei 58,7 milioni attivati dall’accordo, 4,5 milioni vanno all’estensione dei posti letto nelle Residenze protette autorizzate; 2 milioni all’incremento dell’assistenza domiciliare integrata sociosanitaria; 23,5 sono i milioni del Fondo per le non autosufficienze ripartito dal ministero della Solidarietà Sociale e 28,7 milioni sono destinati all’espansione e alla riqualificazione strutturale del sistema socio-residenziale per anziani attraverso i fondi FAS e BEI.