comunicano di aver incontrato a Roma, presso gli uffici istituzionali, alcuni parlamentari di maggioranza eletti nella circoscrizione regionale. Scopo della missione nella capitale è stato quello di manifestare, facendo leva sul diffuso malcontento del territorio, la grave situazione che si verrebbe a creare con la imminente divisione patrimoniale e del personale per la creazione della provincia di Fermo.
Nell'occasione è stato consegnato a mano un documento, già spedito al presidente Berlusconi, ai ministri Tremonti e Brunetta e a tutti i parlamentari eletti nelle Marche, nel quale si spiegano le motivazioni della calamità istituzionale che si creerà con la divisione della provincia.
Il documento è stato redatto facendone proprio uno analogo, poi integrato, recentemente diffuso tra i dipendenti della provincia e sottoscritto da molti di essi nel quel si sottolinea il grave costo e l'anacronismo di tale divisione.
In particolare si è chiesto ai parlamentari incontrati che si valuti la possibilità di una modifica della legge in quanto inapplicabile, perchè priva di copertura finanziaria, per una provincia divisa a metà( unico caso) e per i costi che dovrà sopportare la nuova provincia di Ascoli PIceno per far decollare il nuovo ente fermano. L'altissimo conguaglio in danaro, la vendita di immobili storicamente e culturalmente appartenenti ad Ascoli Piceno ed al suo circondario, il disagio sociale derivante dai molti dipendenti costretti, spesso con stipendi di infima rilevanza, a trasferirsi a Fermo, rappresentano un prezzo morale e materiale insostenibile per la nuova provincia di Ascoli. Si è fatto presente anche la lacunosità della normativa, impiantata per la nascita di una provincia cosiddetta " leggera", che poi non è stata, anche negli articoli che individuano la giunta provinciale come organo preposto alla divisione di patrimonio e personale.
In alternativa è stato chiesto a gran voce un intervento statale straordinario per facilitare la divisione, se così dovrà essere, che dovrà farsi carico dei gravi oneri sopra specificati per rifondere un territorio che ha solo subito, unilateralmente ed in maniera iniqua , la divisione della provincia .
Inoltre gli scriventi hanno chiesto che i rappresentanti parlamentari intervengano anche presso la regione Marche perchè anch'essa prenda coscienza del gravoso problema per un territorio emarginato, vista anche la recente solerzia con la quale si è caricato il problema della Val Marecchia che ha espresso ufficialmente la volontà di secessione.
Nell'occasione i sindaci presenti hanno anche ricordato il grave problema occupazionale, la chiusura della ex Mondadori e la preccupante riconversione di alcune aziende importanti che stanno concentrando nel piceno soltanto la fase di stoccaggio prediligendo altri lidi per quella produttiva, ricordando che ci sarebbero tutti i termini per una legge speciale per il PIceno.
I parlamentari hanno acquisito gli atti e non hanno escluso una interrogazione parlamentare in merito.
Per far prendere coscienza al territorio di questi ultimi eventi gli scriventi, vista la notevole affluenza registrata a Villa Alvitreti il 10 Aprile stanno organizzando un incontro pubblico che si terrà presumibilmente la seconda settimana di giugno».
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