/Catalucci: Silvestri incompatibile, deve dimettersi
Catalucci: Silvestri incompatibile, deve dimettersi
«In contrasto la sua doppia condizione di assessore e presidente dell'Ascoli Servizi
dell’Ascoli Servizi Comunali e Assessore al Personale del Comune di Ascoli (nel suo doppio ruolo incompatibile). Che si possa toccare il fondo è tra le disgrazie di chiunque ma che ci si ammanti di tanta ipocrisia, come novello fariseo, come in questa vicenda, non è una possibilità o concessione che può essere rilasciata da nessuno. La stampa locale ha voluto discrezionalmente non citare mai (forse per stendere un velo pietoso) che il Presidente dell’Ascoli Servizi Comunali si chiama Gianni Silvestri; il quale riveste in condizioni palesemente incompatibili, anche il ruolo di Assessore comunale con delega al personale. Non curante e contro ogni decisione in merito del Consiglio Comunale, il Presidente-Assessore Silvestri ha ritenuto consono e naturale non assumere tutti i dipendenti del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, già gestiti fino al 31 dicembre 2006 dalla Società Formula Ambiente. Servizio che è passato alla Ascoli Servizi Comunali che aveva l’obbligo di riassorbire tutto il personale già in servizio, per mantenere il livello occupazionale.
Il Silvestri si è opposto pretestuosamente al riassorbimento di una dipendente, la quale si è vista costretta a produrre una necessaria causa di lavoro presso il Tribunale di Ascoli. Il Giudice del Lavoro con sentenza del 6 maggio scorso ha dato ragione alla dipendente, ingiustamente non riammessa al lavoro dal Silvestri, e ha condannato la Società ha pagare le spese legali nella misura di 4.975 euro e a ricostituire immediatamente il rapporto di lavoro.
Causa vinta: ma le sorprese non sono finite. L’inossidabile Silvestri non trova di meglio, superando ogni limite, di proporre alla lavoratrice un reintegro lavorativo ma non con la stessa mansione e qualifica, ottenuta con anni di dignitoso lavoro, ma con un impiego di quattro livelli inferiori (da 6A a 2A). La dipendente ancora non può tornare al suo lavoro!
Perché questo atteggiamento persecutorio ed umiliante nei confronti di una lavoratrice, che ha visto riconosciuto un suo sacro santo diritto?
Perché il Presidente-Assessore non ha applicato ed eseguito rigorosamente i criteri e gli obbiettivi posti dalla delibera di consiglio che ha esternalizzato il servizio, affidandolo, senza gara pubblica, ad una società partecipata al 100% dal Comune di Ascoli?
E’ così che intrattiene il suo rapporto con i lavoratori essendo anche, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti, assessore comunale con delega al Personale?
Tratta così anche i dipendenti pubblici del Comune? Con lo stesso tatto, sensibilità, dedizione ed impegno umano e politico?
Non crede che la vicenda possa assumere contorti che definire umilianti, offensivi, indecenti e scandalosi sarebbe il minimo?
Il Presidente-Assessore sta producendo e determinando una immagine negativa della Società con capitali unici del Comune, nei confronti delle maestranze, dei sindacati, dei fornitori, delle categorie del settore e di tutte le altre realtà del mercato.
Mi auguro che Silvestri non continui ancora a dare “Lezioni di Legalità” nelle scuole come nel febbraio scorso quando agli studenti pontificava “…Compito delle Istituzioni è anche quello di dare tutti i possibili strumenti affinché le nuove generazioni acquisiscano elementi essenziali per il rispetto delle “regole”.
Regole! Sì, Silvestri, regole! Che lei per primo non rispetta e non fa rispettare. Mi permetta Presidente-Assessore, smetta di dare consigli e dia il buon esempio per il rispetto delle regole: prima si dimetta, rimuovendo le incompatibilità, e poi parli di legalità».