In programma anche un impianto fotovoltaico presso l'Itis "Enrico Fermi" di Ascoli
fermano Steat. Con i voti della sola maggioranza è stato approvato il piano di ricapitalizzazione della società tramite la cessione di un terreno con annessa casa colonica in comune di Fermo e l’accensione di un mutuo per un totale di circa 1,3 milioni di euro. Nella sua relazione introduttiva, il presidente Rossi ha riepilogato le ragioni, più volte espresse nei giorni precedenti, che hanno indotto la Provincia a sostenere, insieme a molte amministrazioni locali (ma non il comune di Fermo), l’urgenza e il valore di questo intervento. Rossi ha integrato la proposta con un emendamento che recepisce il piano industriale di rilancio della Steat approvato nei giorni scorsi dall’assemblea dei soci e introduce nella delibera l’impegno a costituire un diritto di prelazione a favore della nuova provincia di Fermo nell’ipotesi che Steat in futuro decida di alienare il bene conferitogli.
In sede di dibattito è intervenuto Crescenzi (AN) che ha motivato il voto contrario dell’opposizione con i forti dubbi sull’utilità per STEAT dell’area cedutale, sulla reale fattibilità del piano industriale presentato dall’azienda, sul raggiungimento in pochi anni del pareggio di bilancio. Per Crescenzi l’intervento della Provincia sarebbe solo un rimedio a breve termine che non risolverebbe i problemi della società. Favorevole invece al provvedimento Ventura (PD), che ha invece ricordato gli sforzi finora compiuti da Steat per ridurre l’indebitamento (“problema comune a tutte le società di trasporto locale” ha ricordato) ed ha sottolineato il fatto che l’immobile ceduto potrebbe costituire una risposta al problema dei fitti passivi che costano a STEAT 70.000 euro all’anno.
Grande soddisfazione per l’obiettivo raggiunto è stata espressa dall’assessore ai trasporti Ubaldo Maroni: “Per la Provincia non si tratta di uno sforzo da poco – ha detto - ma lo facciamo per almeno tre motivi: perché abbiamo il dovere morale di riequilibrare le sorti di quest’azienda storicamente svantaggiata per tanti motivi, perché grazie a quest’impegno diamo a STEAT l’opportunità di fare quegli investimenti essenziali per il suo rilancio e, infine, perchè STEAT è una società che si occupa di un settore, quello del trasporto pubblico locale, la cui incentivazione è un punto strategico del nostro programma in una prospettiva di tutelare, e migliorare se possibile, la qualità di vita della nostra gente”.
Come annunciato nella precedente seduta, il consigliere provinciale Domenico Re, nella veste di Presidente di Piceno Consind, ha illustrato in un’ampia relazione l’attuale situazione della società evidenziando il miglioramento dell’andamento economico e rilevando gli sforzi compiuti sul piano della trasparenza e della celerità nel disbrigo di pratiche e procedimenti. Ha poi ricordato tutti i compiti attualmente svolti dal Consorzio, tra cui quelli particolarmente impegnativi della depurazione e della gestione dei servizi offerti alle aziende presenti nel comprensorio consortile. Il presidente Rossi ha ribadito la necessità definire entro breve termine la ristrutturazione dell’Ente ripensandone i compiti i compiti alla luce dei mutamenti del tessuto socio-economico del territorio.
Quindi l’Assemblea ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno proposto dall’assessore alle politiche sociali Licia Canigola per l’adesione alla campagna del Comitato “Non c’è pace senza giustizia” diretta alla ratifica del Protocollo di Maputo contro le mutilazioni genitali femminili e alla promozione dei diritti delle donne africane. Le mutilazioni genitali femminili provocano danni irreversibili, in alcuni casi la morte e, benché si tratti di un pratica che riguarda in particolare 28 nazioni africane, il fenomeno dell’emigrazione delle popolazioni da queste zone comporta un coinvolgimento dei paesi europei, tra cui l’Italia. Ecco quindi che risulta necessaria, oltre a un impegno internazionale per la cancellazione di questa pratica, una profonda opera di sensibilizzazione verso la popolazioni immigrate in Italia anche per promuovere una integrazione sempre più consapevole ed efficace.
Approvato all’unanimità pure l’ordine del giorno a sostegno dei soggetti colpiti da emiparesi neonatale irreversibile, patologia che comporta la necessità di assistenza continua fin dalla nascita. L’atto nasce da una interrogazione presentata dal consigliere Livio Botticelli nella scorsa seduta del Consiglio e impegna l’assessore alle Politiche Sociali a chiedere alle istituzioni competenti di adeguare all’effettivo costo della vita il trattamento pensionistico riservato a tale categoria di disabili che attualmente ammonta a meno di 500 euro mensili tra indennità di invalidità e quella di accompagnamento. Si tratta infatti di un sussidio assolutamente insufficiente per tante famiglie che si trovano a fronteggiare una situazione di gravissimo disagio. L’ordine del giorno del consigliere Marco Marinangeli sul ‘Made in Italy’ è stato invece rinviato alla prossima seduta.
Infine il Consiglio ha approvato la modifica del Piano delle opere pubbliche per inserire un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da realizzare all'istituto tecnico industriale "Fermi" di Ascoli. Per quest'opera nel 2005 la Provincia aveva presentato domanda di ammissione a contributo rispondendo ad un bando della Regione Marche che rendeva disponibili finanziamenti europei per le energie rinnovabili: ora è giunta comunicazione che l'impianto, del valore di circa 160.000 euro, ha ottenuto un contributo di circa 120.000 euro. Alla Provincia dunque l'onere di investire la somma residua e di prevederla in bilancio: esigenza soddisfatta con la modifica approvata.