Celani: e io sarei il cannibale?

Celani: e io sarei il cannibale?

«Il neoparlamentare Udc ha una visione "Ciccanticentristica" della politica»

nel rispetto di quelle che sono e mi auguro resteranno le alleanze politiche elettorali locali. Credo, però, che darmi del cannibale non offende tanto me quanto quei consiglieri comunali dell’Udc che in assoluta autonomia hanno operato una scelta politica diversa dalla sua. Non può certo ignorare che si tratta di persone con alle spalle una adeguata esperienza politica e ne va della loro intelligenza affermare che li avrei fagocitati.
In realtà lei sa benissimo che erano già alcuni anni che all’interno del gruppo consiliare dell’Udc e della sua classe dirigente v’erano situazioni di disagio e, voglio sperare, una vecchia volpe, politica s’intende, come lei non poteva non essersene accorta.
Noi non abbiamo accolto alcuno con squilli di tromba, ma abbiamo semplicemente, come è normale tra amici e in democrazia, in una riunione (a proposito eravamo in 1200 e non 700) dato a Mariotti, Tosti Guerra e Cinelli la possibilità di esprimere le proprie idee e riflessioni, dato che l’avevano chiesto.
D’altra parte se stavano lì e se in precedenza avevano caldamente invitato il sottoscritto ad una riunione con l’on. Carlo Giovanardi una ragione ci sarà pur stata. Nessuno di noi ha puntato una pistola alla tempia dei tre. Nessuno di noi è mai stato uso a fare pressioni perché si cambiasse idea o casacca.
Nessuno di noi. Qualcun altro invece…..Vorrei ricordare all’on. Ciccanti la vicenda Bugaro.
Giacomo Bugaro per la “sua” campagna elettorale fece in piena autonomia e consapevolezza alcune dichiarazioni sul voto e su “ipotetiche” collaborazioni future di Ciccanti con il PD ascolano. Ebbene quale fu la reazione del parlamentare ascolano per respingere lo straniero anconetano?
Pretese la solidarietà di tutta la classe politica ascolana di centro-destra altrimenti il gruppo Udc non avrebbe votato in Consiglio Comunale il Bilancio di previsione. Questa sì che è trasparenza e coerenza, altro che il mio cannibalismo. Ed ancora. Ricordo altre sue dichiarazioni. Autentiche chicche.
Una, tra tante: “Il centro destra ascolano – ebbe ad affermare - non ha candidati in posizioni utili per essere eletti né alla Camera né al Senato perché nessuno all’altezza della fisioterapista del presidente Berlusconi". Grande affermazione di stima nei confronti di chi con i propri voti l’ha sostenuto nel 2001 al Senato nella competizione con il sen. Ferrante. Una visione davvero "Ciccanticentristica" della politica.
Ed io sarei il cannibalismo. Potrei andare avanti ma non mi voglio rattristare oltre misura. Voglio guardare al futuro. A quel futuro che la vede, secondo alcune sue affermazioni, intenzionato a riprendere la guida di questa città. Una discesa in campo per ridare linfa a questo bistrattato territorio che questa Amministrazione Comunale ed il sottoscritto hanno messo in ginocchio, nonostante le ingenti risorse arrivate da Roma durante i suoi anni di  mandato parlamentare.
Però, del resto, conosce benissimo l’ambiente. Già assessore ai Lavori Pubblici, Sindaco del Comune di Ascoli Piceno, due mandati da Consigliere regionale, consigliere comunale con l’aggiunta della carica di Presidente del Consiglio Comunale di Ascoli, una legislatura  e mezzo da Senatore ed ora una appena iniziata da deputato.
Una interessante lettura, la sua, di politica come servizio.
Quanto al mio futuro gliel’ho detto già altre volte: ho  una ampia scelta. Posso continuare l’attività politica amministrativa togliendomi qualche altra soddisfazione e, perché no, anche dei sassolini dalle scarpe; tornare a fare l’insegnante oppure fare il professionista o ancora acquistare una bella bicicletta e godermi questa magnifica città che spero altri faranno ancora più bella. E auguri ancora per il suo mandato di parlamentare».