Castelli: ad Ascoli il PDL respinge il PD

Castelli: ad Ascoli il PDL respinge il PD

«Il centrodestra ha un vantaggio di 5 punti contro il tradizionale schieramento di centrosinistra»

Non c'è male per quello che doveva essere il laboratorio della nuova sinistra della Regione Marche». Lo ha detto il consigliere regionale di An Guido Castelli. «I risultati elettorali nella città di Ascoli Piceno - ha aggiunto - dimostrano, al di là di ogni possibile confutazione, che il centrodestra (Pdl+Udc+La Destra+Lega) conserva sia al Senato (51,65% contro 46,14%), che alla Camera (50,94% contro 45,63%), un margine di oltre cinque punti di vantaggio sullo schieramento tradizionale del centro-sinistra (Pd+Idv+Sinistra Arcobaleno)». Per l'esponente di An «non era un risultato scontato, soprattutto dopo la discesa in campo del vice presidente della giunta regionale Luciano Agostini che, da anni, punta i suoi mezzi corazzati contro il capoluogo piceno». «E' dal 2000, afferma Castelli, che il centrosinistra, in Regione come in Provincia, si è prefisso di espugnare l'Arengo ricorrendo ad ogni mezzo, e dunque si comprende meglio come il risultato della coalizione di centrodestra abbia effettivamente del miracoloso».  Al contrario, «il centrosinistra non si schioda da quella percentuale del 45% complessivo di coalizione che già aveva raggiunto nel 2006 e, da questo punto di vista, l'incremento del Pd non è che la risultante di un travaso di voti da Rifondazione verso Veltroni». «L'assedio - conclude Castelli - è stato respinto. E alle comunali dell'anno prossimo per Agostini saranno dolori».