Ciccanti e Celani ai ferri corti, possibile crisi comunale

Ciccanti e Celani ai ferri corti, possibile crisi comunale

Reso noto il passaggio di Mariotti, Tosti Guerra e Cinelli dall'Udc al Pdl

Il senatore dell'Udc Amedeo Ciccanti accusa in ua nota di "cannibalismo politico" il sindaco di Ascoli Piceno Piero Celani, che ha reso noto il passaggio dei tre consiglieri comunali Mariotti, Tosti Guerra e Cinelli dall'Udc e al Pdl.
Secondo Ciccanti, il primo cittadino ha favorito "cambi di casacca" attraverso "la fiducia ricevuta e la sua posizione dominante". "Sono dispiaciuto - aggiunge - che siano cascati nelle lusinghe tre eletti Udc, che non solo mi hanno pugnalato alla schiena a due giorni dal voto, ma hanno tradito anche l'elettorato Udc, grazie al quale oggi sono importanti". "Hanno anche tradito però - sottolinea Ciccanti - l'elettorato ascolano. Votando Pdl, che non ha nessun candidato della nostra provincia tra gli eleggibili, nonostante le aspirazioni del sindaco Celani, promuovono elezioni di candidati di altre province ed altre regioni. Davvero bravi! Poi si lamentano che nessuno pensa ad Ascoli".
Il palamentare uscente ricorda che "gli unici finanziamenti finora arrivati ad Ascoli (oltre 30 miliardi di vecchie lire) sono quelli portati dal sottoscritto". Convinto che gli ascolani siano "più leali del loro sindaco", Ciccanti spera che gli elettori votino "ragionando e salvaguardino la reputazione della 'buona politica', premiando nelle urne politici coerenti, onesti e laboriosi, a dispetto di carrieristi, saltimbanchi, affaristi e profittatori, che in questa campagna elettorale sono aumentati".