«Contrari a pianificazione di nuovi spazi non preceduta da una decisione della maggioranza»
che la discussione inerente un'eventuale variante del piano di spiaggia non è stata mai avviata, nè all'interno della maggioranza nè nei luoghi istituzionali preposti (giunta e commissioni), pertanto i contenuti diffusi non rappresentano un orientamento assunto e condiviso dalla maggioranza ma solo le idee di chi se ne fa portatore.
Senza voler entrare nel merito, ribadiamo che il nostro operato non è rivolto alla penalizzazione degli operatori, bensì alla costruzione di quelle condizioni indispensabili per garantire una convivenza accettabile tra le diverse attività, siano esse situate sulla spiaggia o meno, tenendo ben ferme le esigenze ambientali di rispetto dell'arenile sambenedettese.
Siamo pertanto contrari ad ogni ipotesi di pianificazione di nuovi spazi non preceduta da una chiara decisione della maggioranza su quali attività possano essere svolte sull'arenile e quali invece nelle altre zone della città, così da articolare un progetto di sviluppo economico e sociale dell'intero territorio. Ci sono tutte le condizioni per farlo, anche considerando il lavoro che stiamo svolgendo per la redazione del nuovo PRG. Ci stupisce, inoltre, notare come le associazioni dei commercianti tengano su questa vicenda una posizione così schiacciata sulle esigenze dei soli gestori di concessioni balneari, senza tenere nel benchè minimo conto le esigenze della restante parte di città, che in estate viene ormai da molti anni svuotata da ogni opportunità commerciale.
Anzichè procedere nel ristabilire un giusto rapporto di concorrenza, si chiedono a gran voce condizioni più favorevoli per una specifica categoria sfavorendo così quelle attività che creano lavoro e ricchezza per 12 mesi l'anno e non solo nei mesi estivi. Su queste basi, dunque, riteniamo necessario che la maggioranza si confronti ed elaborari tale progetto socio economico operando le opportune scelte politiche, in modo da permettere agli uffici la redazione dei piani urbanistici conseguenti sulla base di direttive politiche chiare e condivise. Anche considerando la precedenza dovuta ad altre questioni già avviate, come il piano casa e l'occupazione del suolo pubblico, ci pare davvero poco realistico che entro aprile si proceda, da parte della maggioranza, all'approvazione di una variante che sarebbe affrettata e non adeguatamente approfondita».