/Castel di Lama, in 400 hanno applaudito Di Pietro
Castel di Lama, in 400 hanno applaudito Di Pietro
In sala erano presenti i sindaci diRossini e Giovanni Gaspari
nell’ultima tappa del suo tour elettorale nelle Marche. Ad accogliere il leader dell’Italia dei Valori c’era Cinzia Peroni, vice presidente del Consiglio provinciale e candidata al senato per l’IDV. Nella sua introduzione, la Peroni ha toccato tutti punti più sensibili per il territorio: dalla crisi che investe il Piceno, alle opportunità di rilancio economico fino alle infrastrutture giudicate prioritarie per la mobilità locale ed interregionale come la metropolitana di superficie Ascoli-Porto Sant’Elpidio, la Mezzina e l’ammodernamento della Salaria. Non è mancato un accenno ai temi più squisitamente politici. ”La gente ha voglia di partecipare attivamente alla vita pubblica – ha sottolineato infatti Cinzia Peroni - ma viene “mortificata” da un politica spesso troppo lontana dai problemi quotidiani delle persone e fatta solo di slogan urlati in Tv e sui giornali”. Ha preso quindi la parola David Favia, candidato alla Camera, poi l’appassionato intervento a tutto campo, più volte accompagnato dagli applausi, di Antonio Di Pietro che non ha mancato di parlare della stagione di “Mani pulite”: “mi accusano di aver distrutto il sistema dei partiti, ma è come prendersela con il medico che ha scoperto la malattia piuttosto che con il virus che l’ha causata”. Poi, dopo qualche affondo a Berlusconi sulla vicenda Alitalia e le leggi ad personam, ha spiegato la missione dell’Italia dei Valori: “portare una ventata di novità nel panorama politico italiano e contribuire, insieme al partito Democratico, al rilancio del Pese mediante un modello riformista moderno all’insegna dei valori della solidarietà e delle legalità perché, senza il rispetto delle regole, vige solo la legge della giungla e i soggetti deboli vengono sopraffatti” .
In sala erano presenti i sindaci di Castel di Lama Patrizia Rossini e di San Benedetto del Tronto Giovanni Gaspari, oltre a diversi amministratori. Al termine dell’incontro, rappresentati della Blu Adria, della Foodinvest e di altre aziende in crisi hanno consegnato al ministro un dossier sullo stato delle loro imprese in crisi sollecitando ogni possibile intervento nell’ambito delle sue prerogative istituzionali.