Castelli: Spacca fa un regalo ad Asteria

Castelli: Spacca fa un regalo ad Asteria

Nella seduta sambenedettese ha abbonato alla società un precedente debito di 22.379,66 euro

di San Benedetto del Tronto non mi ha convinto affatto. La pace siglata tra i due Presidenti, Gian Mario Spacca e Massimo Rossi, suona autentica come le monete romane che i giapponesi acquistavano fino a qualche tempo fa (ora si sono fatti furbi) davanti alla Fontana di Trevi.
Gli impegni e gli investimenti annunciati dai vertici regionali in favore di San Benedetto e del Piceno, per il momento, rappresentano solo parole. I fatti sono ancora lontani. Ovviamente si tratta di un’impressione personale. Accompagnata tuttavia da una certezza: il centro-sinistra regionale tende a minimizzare la crisi del territorio del Sud delle Marche. Ci accusano di essere “piagnoni” e di supplicare misure assistenziali. Le migliaia di posti di lavoro persi, le percentuali abissali di disoccupazione femminile e giovanile, la crisi della Foodinvest, della Marollo, della Melania, della Alhstrom: tutti questi disastri evidentemente non hanno ancora convinto gli anconetani che quella del Piceno è crisi vera. Un diffuso “negazionismo” rispetto alle dimensioni della nostra crisi ispira la Giunta Regionale che, conseguentemente, venerdi 28 è venuta a San Benedetto con le mani (quasi) vuote. Dico quasi perchè, a ben vedere, un bel regalo è stato fatto. Non al territorio ma, al contrario ad uno degli esponenti di spicco dei DS veltroniani: Dante Bartolomei, già Sindaco di Offida e predecessore di Luciano Agostini tra gli scranni regionali. Mentre sindaci e sindacalisti si dibattevano inutilmente nell’emiciclo sambenedettese, è stata convocata una seduta straordinaria della Giunta Regionale per la discussione di un unico punto: il perfezionamento della cessione gratuita del fabbricato ex Cetria  di Monteprandone in favore della Asteria Srl. La società mista gestita e governata dall’esponente DS-Veltroniano che ha ricevuto in proprietà un immobile pubblico ricolmo di strutture tecnologiche del valore di 1.395.071,00 in cambio di otto miseri progetti di ricerca. La Regione, in questo modo, ha barattato mattoni del valore di tre miliardi di vecchie lire in cambio di carta. Ogni commento è superfluo anche perché Spacca, non pago dell’indecente operazione, nel corso della seduta sambenedettese di venerdi 28 ha pure abbonato all’Asteria un precedente debito di 22.379,66 per canoni non pagati (!) .
Così va il mondo nelle Marche: l’operaio perde il lavoro mentre le società dei politici di sinistra ricevono regalie. Speriamo che la Procura della Repubblica o della Corte dei Conti ci salvino da tutto questo».