«La città è in sofferenza. Da nove anni nessuna idea, nessun progetto »
Nessuna idea nessun progetto per una città che governa male da nove anni. Insieme a lui tutto il PDL si dimostra in affanno e la carenza nel governo della città è ormai sotto gli occhi di tutti centrodestra regionale e nazionale compreso. Che il Sindaco e i vari dirigenti di Forza Italia e di Alleanza Nazionale non siano stati candidati alle elezioni politiche è la rappresentazione concreta del declino politico della destra ascolana.
Celani e i suoi sono piantati su quattro varianti urbanistiche mentre la città è in sofferenza per la perdita di ruolo nel territorio e per la difficoltà economica in cui versano le famiglie.
Il caso del Polo Universitario è emblematico, dopo aver per nove anni sbagliato procedure passando per delibere poi revocate, stasi politiche, pareri negativi dell’autorità di vigilanza, ricorso al TAR perso, parcelle legali per centinaia di migliaia di euro, nuove procedure e quindici miliardi di vecchie lire, l’Università ad Ascoli è ancora sulla carta. Occorre chiedersi, quale sarebbe stato l’effetto economico e occupazionale di una presenza forte del sistema universitario ad Ascoli Piceno? Sicuramente avrebbe contribuito alla crescita e alla modernizzazione del nostro sistema produttivo, ma Celani ne ha colto solo l’aspetto edilizio e con ostinazione ha rallentato la realizzazione di una infrastruttura strategica..Che dire poi della mancanza di idee e dello scetticismo che Celani manifesta sulla vicenda Carbon che rischia l’impantanamento? La riconversione dell’area con la realizzazione del Polo scientifico e tecnologico è uno degli elementi essenziali per dare direzionalità e supporto al sistema produttivo del territorio. Ieri in Consiglio si è scritta una delle pagine più nera della storia ascolana. L’amministrazione e il centrodestra hanno rigettato senza dare alternative l’ordine del giorno presentato dal centrosinistra sulla riconversione della SGL Carbon .
Il Centrosinistra si è dimostrato concreto e capace di disegnare l’Area Carbon attraverso una proposta seria che vede nel Polo Scientifico e tecnologico l’elemento centrale del processo di riconversione: un polo d’eccellenza con soluzioni applicative che coinvolgendo le Università italiane, CNR, ENEA. Ministero dell’Università e Ministero dello Sviluppo Economico sia dedicato e proiettato allo sviluppo di nuove tecnologie per l’uso di materiali innovativi, per l’applicazione dell’energia rinnovabile, la robotica, le Bio-tecnologie, la bio-ingegneristica, e la domotica.
Anche nella definizione della funzione residenziale e a verde pubblico il centrosinistra ha proposto un intervento di alta qualità progettuale attraverso la costruzione di un quartiere pilota che rappresenti l’applicazione pratica di tecniche di bioediliza, di impianti di energia da fonti rinnovabili al fine di ottenere un alto livello della qualità ambientale, un basso consumo delle risorse, il contenimento dei carichi ambientali, un’alta qualità dell’ambiente esterno, la flessibilità degli spazi e della gestione ed il reale abbattimento delle barriere architettoniche.
Tutto ciò deve essere ottenuto anche mediante l’affidamento della progettazione sia urbanistica che architettonica mediante un Concorso di Idee al quale vengano invitati studi di architettura di livello internazionale.
Per realizzare tutto ciò occorre definire in via prioritaria la destinazione urbanistica dell’Area Carbon per dare seguito a quanto stabilito nell’Accordo di Programma di gennaio 2007.
Il Sindaco e la destra ascolana che propongono in alternativa? Il nulla! Così come è nullo e insufficiente il consuntivo della loro esperienza amministrativa».