Catalucci: la maggioranza contro i ragazzi del Colibrì

Catalucci: la maggioranza contro i ragazzi del Colibrì

Il Colibrì è una struttura assistenziale di Ascoli che ospita giovani disabili

e sulla chiusura arrogante della maggioranza nei confronti delle famiglie dei ragazzi disabili ospiti del Colibrì che si sono visti aumentati le rette mensili da 41 euro a 320 euro. La richiesta di tornare alle vecchie quote di compatercipazione è stata bocciata. La presa di posizione della maggioranza è puramente politica e economica».

ORDINE DEL GIORNO N.1 "RETTE COLIBRI'"
Vista la discussione sul Bilancio di Previsione 2008 avvenuta nella seduta del Consiglio Comunale del 31 marzo 2008.
Valutata La delibera di giunta n. 31 del 8 marzo 2008, riguardante la determinazione per l’annualità 2008, delle aliquote e delle tariffe per i tributi locali, nonche’ delle tariffe e prezzi per i servizi pubblici locali. 
Considerato eccessivo e ingiustificato l’aumento della compartecipazione degli utenti per la frequenza del Centro diurno “il Colibrì”, attraverso l’individuazione di 4 fasce in base al valore ISEE della famiglia alla quale appartiene la persona disabile, mentre il D.Lgs 130 del 2000 prevede la presentazione del modello ISEE del solo interessato al trattamento.
Verificato che tale importo passa da 41,32 euro mensili a un minimo di 150 ad un massimo di 320 euro mensili, mettendo in fortissime difficoltà intere famiglie con figli disabili a carico, così costrette a ritirare i propri ragazzi dal Centro.
Visto Che con decorrenza dal mese di gennaio 2008 l’aggiornamento delle quote di compartecipazione al Centro diurno Il Colibrì così come approvate con la delibera di G.M. n. 150 del 3.10.2007 viene scaglionato nel triennio 2008/2010 (delibera di giunta n. 206 del 21.12.2007)

quota mensile pro-capite per la frequenza

Anno 2008

Anno 2009

Anno 2010

150,00

110,00

130,00

150,00

200,00

160,00

180,00

200,00

270,00

230,00

250,00

270,00

320,00

280,00

300,00

320,00

Ritenuto che la scelta di far presentare il modello ISEE dell’intero nucleo familiare risulta essere una scelta politica e, pertanto, soggetta a nuova e diversa valutazione, trattandosi di interventi fondamentali ed importantissimi per alleviare ed aiutare le famiglie bisognose ad affrontare situazione drammatiche di convivenza con l’handicap,
IMPEGNA Il sindaco e la giunta a modificare le delibere di giunta n. 150 del 3.10.2007 e n. 206 del 21.12.2007, oltre alla delibera G.M. n. 31 del 8.03.2008, per quanto riguarda il calcolo della compartecipazione delle rette del Centro Diurno “Il Colibrì” per ragazzi disabili, ribadendo quanto espresso dal Difensore Civico della Regione Marche, con nota del 23 gennaio 2007, il quale ha confermato il principio assunto dalla Regione Marche, secondo il quale “…Ai sensi del D.Lgs. 130/2000 il calcolo del reddito per i soggetti portatori di disabilità gravi e per gli ultrasessantacinquenni non autosufficienti, nella contribuzione al costo dei servizi socio-assistenziali va effettuato in modo individuale, e non dal nucleo familiare”. 
Impegna il sindaco e la giunta a rimodulare la compartecipazione delle rette in merito, attraverso la possibilità da parte dei familiari di poter presentare il modello ISEE del singolo disabile interessato e non dell’intero nucleo familiare.
Di stabilire quanto sopra in base anche agli articoli 433 e 438 del Codice Civile che sanciscono espressamente che gli enti pubblici, tra cui i Comuni, non possono pretendere contributi economici dai parenti degli assistiti.
IL PRESENTE ORDINE DEL GIORNO E’ STATO RESPINTO DALLA MAGGIORANZA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI ASCOLI NELLA SEDUTA DEL 31 MARZO 2008 CON 20 VOTI CONTRARI, 8 VOTI FAVOREVOLI E 2 ASTENUTI (Anna Bachetti e Raniero Isopi).

ORDINE DEL GIORNO N.6 "RICONVERSIONE SGL CARBON"
Vista La relazione al Bilancio di Previsione 2008, illustrata nella seduta odierna.
Considerato Che con l’accordo  interistituzionale tra Regione, Provincia e Comune e il successivo studio di fattibilità prodotto dal gruppo di lavoro del Consorzio Ferrara Ricerche, presentato agli EELL il 19 gennaio 2007, si è aperta in città una fase, nuova e concreta per la riconversione dell’area e dello stabilimento CARBON.
Preso atto Che occorre ora porre in atto tutte le condizioni necessarie per arrivare alla fase operativa dell’interevento avendo una chiarezza sulla destinazione urbanistica . Il POR, approvato con DGR n.72/2007, prevede, dal dicembre 2007, fondi per 16 milioni di euro per il risanamento di siti inquinati per i quali sia stata dichiara la pubblica utilità.
Ritenuto Strategico e fondamentale che questi fondi devono essere vincolati alla riconversione dell’area SGL Carbon  che rappresenta un’azione fondamentale per rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo locale oggi in crisi strutturale.
Ritenuto che l’orientamento relativo alla destinazione urbanistica dell’area, generalmente condiviso, è quello di suddividere i 27 ettari in porzioni da destinare per un terzo a verde pubblico, un terzo ad edilizia residenziale e un terzo a polo tecnologico
Ritenuto che la costruzione di un quartiere pilota che rappresenti l’applicazione pratica di tecniche di bioediliza, di impianti di energia da fonti rinnovabili, al fine di ottenere un alto livello della qualità ambientale degli spazi esterni, un basso consumo delle risorse, il contenimento dei carichi ambientali, un’alta qualità dell’ambiente esterno, la flessibilità degli spazi e della gestione ed il reale abbattimento delle barriere architettoniche.
Ritenuto che la Regione Marche, con il protocollo ITACA, che la Provincia, con il PTC, hanno avviato non solo riflessioni ma fattivi approcci al vasto panorama della edilizia eco-compatibile, pertanto la progettazione del nuovo quartiere dovrà essere ispirata alle regole ed ai criteri stabiliti nei suddetti atti.
Ritenuto Che è generalmente condivisibile  che la centralità dell’intervento deve essere costituita dal Polo Scientifico-Tecnologico, all’interno della dotazione ambientale costituita dal Parco Fluviale e dalle aree a verde pubblico interne all’area.
Valutato Che occorre realizzare un Polo Scientifico e tecnologico che sia anche un centro studi all’avanguardia nella ricerca delle fonti di energia rinnovabile, di formazione universitaria e di innovazione tecnologica anche sul controllo, monitoraggio e bonifiche dei territori industriali inquinati e sui suoi riutilizzi sostenibili che studi ed approfondisca nuove tecnologie finalizzate ad un uso dei suoli sostenibile(ENEA, CNR, Università….).
Considerato L’area Carbon se correttamente pianificata e progettata e rigorosamente realizzata potrà diventare la prima grande sperimentazione della missione del polo tecnologico collegato e quindi un luogo attraente anche in fase di cantiere proprio in virtù dell’applicazione di un nuovo modo di pensare l’edilizia, di un approccio metodologico diverso e dell’utilizzo di nuove tecnologie a cominciare dalla fase di bonifica per finire con la fase di gestione delle opere e degli impianti.
Considerato Che tale polo dovrà essere quindi sviluppato in sinergia con il sistema produttivo locale in coerenza con l’assetto produttivo del territorio.
IMPEGNA IL Sindaco e la giunta a proporre al Tavolo Tecnico l’ipotesi di un polo d’eccellenza di livello territoriale di studi sperimentali e soluzioni applicative coinvolgendo le Università italiane, CNR, ENEA. Ministero dell’Università e Ministero dello Sviluppo Economico, dedicato e proiettato allo sviluppo di nuove tecnologie per l’uso di materiali innovativi, per l’applicazione dell’energia rinnovabile, la robotica, le Bio-tecnologie, la bio-ingegneristica, e la demotica.
A definire una funzione residenziale e a verde pubblico di alta qualità progettuale e  ottenuta anche mediante l’affidamento della progettazione sia urbanistica che architettonica mediante un Concorso di Idee al quale vengano invitati studi di architettura di livello internazionale.
A definire in via prioritaria la destinazione urbanistica dell’Area Carbon per dare seguito a quanto stabilito nell’Accordo di Programma di gennaio 2007

IL PRESENTE ORDINE DEL GIORNO E’ STATO RESPINTO DALLA MAGGIORANZA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI ASCOLI NELLA SEDUTA DEL 31 MARZO 2008 CON 18 VOTI CONTRARI, 12 VOTI FAVOREVOLI E 3 ASTENUTI (Anna Bachetti, Cesare Celani e Rolando Viozzi).

ORDINE DEL GIORNO N.2 "PIANO TRIENNALE CONTENIMENTO SPESA"
Vista la discussione sul Bilancio di Previsione 2008 avvenuta nella seduta del Consiglio Comunale del 31 marzo 2008.
Considerata La Legge 244 del 2007 (Legge Finanziaria per l’anno 2008), che obbliga gli enti locali a predisporre atti di programmazione da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale
Verificato Che tra tali atti figura il PIANO TRIENNALE DI CONTENIMENTO DELLE SPESE, così come specificato nell’ art.2, commi da 594 a 599, della citata Legge Finanziaria 2008.
Ritenuto obbligato adottare un piano triennale al fine di individuare le misure finalizzate alla razionalizzazione dell'utilizzo di:
- dotazioni strumentali, che corredano le stazioni di lavoro nell'automazione d'ufficio;
- delle autovetture di servizio, previa verifica di fattibilità a mezzi alternativi di trasporto, anche cumulativo;
- dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali.
Preso atto
Che nel Piano devono essere indicate anche le misure dirette a circoscrivere l'assegnazione di telefonia mobile ai soli casi in cui il personale debba assicurare per esigenze di servizio, pronta e costante reperìbilità e, limitatamente, al periodo necessario allo svolgimento delle particolari attività che ne richiedono l'uso.
Che devono essere previste anche forma di verifica, a campione, sul corretto utilizzo delle utenze.
Considerato
Che ogni anno, in sede di rendiconto, il Comune di Ascoli deve  trasmettere una relazione agli organi di controllo interno e alla Sezione Regionale della Corte dei Conti di Ancona.
Verificato Che il Piano triennale deve essere reso  pubblico dall’ UFFICIO RELAZIONI con il PUBBLICO (URP) e con la pubblicazione nel sito web.
Preso atto Che il Comune di Ascoli è tenuto ad effettuare un censimento degli immobili sia ad uso abitativo, o di servizio sul quale vanta diritti reali, o di servizio dei quali ha la disponibilità.
I dati dovranno essere comunicati al Ministero dell'Economia e finanze secondo le modalità ed i criteri che saranno stabiliti da apposito decreto.
Il Consiglio Comunale IMPEGNA Il sindaco e la giunta a predisporre,  entro 60 giorni, una proposta da sottoporre all’attenzione dell’assise consiliare, circa il PIANO TRIENNALE DI CONTENIMENTO DELLE SPESE, così come stabilito dall’articolo 2, commi da 594 a 599 della Legge n. 244/2007 (Finanziaria 2008) e che tale Piano venga reso pubblico dall’URP e pubblicato sul sito web del Comune.

IL PRESENTE ORDINE DEL GIORNO E’ STATO RESPINTO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON 19 VOTI CONTRARI, 10 VOTI FAVOREVOLI E 4 ASTENUTI.