Upi Marche, filo diretto con i fondi europei

Upi Marche, filo diretto con i fondi europei

Ucchielli: «C'è la necessità di creare, a livello regionale, un sistema forte»

l’accesso alle risorse comunitarie in maniera diretta e “con più forza”. Ieri, nella Sala del Rettorato dell’Università Politecnica delle Marche, ad Ancona, una nuova occasione per il presidente dell’Upi (Unione delle Province) delle Marche, Palmiro Ucchielli, in cui ribadire «la necessità di creare, a livello regionale, un sistema forte, coeso, che dia ancor più stabilità ai tanti risultati raggiunti e che valorizzi le grandi capacità dei nostri territori»
In un incontro che ha visto la presenza, tra gli altri, del rettore dell’ateneo dorico, Massimo Pacetti, Ucchielli ha richiamato l’attenzione sulla programmazione di alcuni fondi, «come il Fesr, ovvero il Fondo europeo per lo sviluppo rurale, che sta arrivando in dirittura d’arrivo, dopo una gestazione lunga un anno e mezzo, grazie all’impegno e al coinvolgimento di tutti gli enti locali marchigiani, coordinati dalle Province».
«Un’esperienza, questa, che ha messo in luce, con chiarezza, – dice Ucchielli – l’importanza del lavoro di squadra: se l’obiettivo che vogliamo raggiungere è quello di ridare vitalità alla nostra economia, ma anche alla coesione sociale dei nostri territori, è indispensabile che ogni attore istituzionale, cioè Province, Regione, Comuni e quanti altri, giochino fino in fondo il proprio ruolo, senza sconfinare e senza cedimenti». 
A chiudere il cerchio un altro progetto, predisposto dal Consiglio dei ministri, insieme al Ministero per gli Affari regionali e le Autonomie locali:«Si tratta del Pore, il Progetto opportunità per le Regioni in Europa, – spiega Ucchielli – che promuove l’innovazione come strumento per lo sviluppo e la crescita locali, avvicinando ulteriormente, e in maniera concreta, le amministrazioni italiane all’Europa, nell’accesso ai fondi comunitari».