Come funziona il meccanismo elettorale

Come funziona il meccanismo elettorale

Regioni considerate in bilico: Abruzzo, Lazio, Calabria, Piemonte, Liguria, Puglia e Sardegna

Ecco i numeri in dettaglio: seggi assegnati seggi del premio altri chi vinse di maggioranza oltre 8% nel 2006 ABRUZZO 7 4 3 Unione BASILICATA 7 4 3 Unione CALABRIA 10 6 4 Unione CAMPANIA 30 17 13 Unione E.ROMAGNA 21 12 9 Unione FRIULI 7 4 3 Cdl LAZIO 27 15 12 Cdl LIGURIA 8 5 3 Unione LOMBARDIA 47 26 21 Cdl MARCHE 8 5 3 Unione MOLISE 2 - - Unione PIEMONTE 22 13 9 Cdl PUGLIA 21 12 9 Cdl SARDEGNA 9 5 4 Unione SICILIA 26 15 11 Cdl TOSCANA 18 10 8 Unione UMBRIA 7 4 3 Unione VENETO 24 14 10 Cdl La Valle D'Aosta attribuisce un solo seggio (che nella scorsa tornata è andato a una formazione autonomista di centrosinistra), mentre il Trentino Alto Adige ne attribuisce 7 ma con il Mattarellum (nella scorsa tornata 2 andarono all'Svp, 3 all'Unione e uno alla Cdl). Dal computo restano fuori i 6 senatori eletti all'estero e quelli a vita, che attualmente sono 7.
I seggi non assegnati con il premio di maggioranza vengono ripartiti tra le formazioni che superano la soglia regionale dell'8% dei voti. Se una formazione ottiene più del 55% dei seggi (quelli attribuiti dal premio di maggioranza) li 'tiene', ad esempio in Lombardia nella scorsa tornata il centrodestra vinse 27 seggi (uno in più di quelli assegnati dal premio) e all'Unione ne andarono 20 anziché 21.
Le regioni attualmente considerate in bilico sono: Abruzzo, Lazio, Calabria, Piemonte, Liguria, ma anche Puglia e Sardegna. Secondo l'ultimo sondaggio Ipr Marketing dedicato al Senato, la Sinistra Arcobaleno potrebbe superare lo sbarramento dell'8% in dieci regioni (Emilia Romagna; Toscana; Umbria; Marche; Lazio; Campania; Puglia; Piemonte; Lombardia; Liguria) mentre l'Unione di Centro potrebbe farcela in sei o sette (Sicilia; Campania; Puglia; Veneto; Marche; Toscana e forse Abruzzo). Nelle regioni più piccole c'é una competizione tra le due forze medio-piccole (Sinistra Arcobaleno e Udc) per chi supera di più l'8% e si aggiudica quindi i seggi che non spettano al premio di maggioranza e che vanno spartiti con la 'perdente' tra Pd e Pdl.