/Depotenziate le società partecipate per il pareggio di bilancio
Depotenziate le società partecipate per il pareggio di bilancio
Buco da 3 milioni di euro colmato con entrate straordinarie e non con interventi strutturali
e delle cifre (queste sì vere e poco interpretabili)…
E non lo diciamo solo noi! Adesso lo dicono anche i Revisori dei Conti del Comune nel loro autorevole parere allegato al documento economico… almeno la giunta e la maggioranza leggessero attentamente quanto detto dall’organo di revisione.
Ebbene, il pareggio di bilancio si raggiunge con una consistente voce di entrate di ben 1.260.000 euro come recupero evasione tributaria (ICI e TARSU) che lo stesso collegio considera un intervento eccessivo e che va sottoposto a continue e costanti verifiche e monitoraggi, al fine di intervenire immediatamente nel caso che tale voce si rilevasse insufficiente e/o eccedente.
Le due voci sommate (che hanno carattere di eccezionalità), vanno a equilibrare la parte corrente del bilancio 2008. Ciò significa che nel corso dell’anno, il funzionamento della macchina comunale ha un costo fisso e costante che matura una perdita di TRE MILIONI di euro. Un buco che viene colmato, irresponsabilmente, con entrate straordinarie e non con interventi strutturali.
E neppure contrabbandando che è sempre colpa degli altri!
Ogni anno è così!!! E’ un fardello che si porta addosso ogni cittadino ascolano e che pesa come un macigno sulle tasche dei cittadini.
Il bilancio è in mano alle società partecipate del Comune (e ai loro incompatibili Presidenti-Assessori).. Anche quest’anno il Presidente Tega (non l’assessore) dichiara di versare alle casse del Comune (di cui è assessore) ben 1.400.000 euro come riserve della Piceno Gas Distribuzione.
In questo modo si pareggia il bilancio ma si depotenzia il valore patrimoniale di una società comunale.
Ma non solo: le società, ancora oggi, non hanno versato alle casse del Comune la bellezza di 4.100.000,00 euro rispetto a quanto preventivate nel 2007 e nel 2006.
Piceno Gas Distribuzione deve al Comune 3.500.000 euro e l’Ascoli Servizi Comunali deve 600.000 euro.
Se i consiglieri di maggioranza avessero la pazienza di leggere il bilancio piuttosto che gli articoli di stampa, allora potremmo dare tutti un contributo serio a migliorare la gestione delle casse comunali, uscendo dal sensazionalismo di un “tesoretto” di cui contabilmente nessuno ne ha ancora alcuna notizia (né l’Assessore Viscione nella stessa data della conferenza stampa ha informato la Commissione Bilancio riunita per esaminare i documenti del bilancio): eppure è già in calendario la seduta di bilancio!