«Spero che Mandozzi & co. sappiano dare una giustificazione a quello che sta succedendo»
Nel suo intervento tra l'altro sottolinea come "gli assessori ascolani stanno lavorando da due anni insieme alla giunta provinciale ed al suo presidente a questo complesso e difficile percorso ben sapendo quello che significa per il nostro territorio" . Benissimo, siamo tranquilli nell'essere difesi da Canzian, Gobbi, Capriotti e Mandozzi, che tra l'altro dovranno votare l'atto di divisione delle due province. Ma mentre qualcuno si preoccupa di controllare le presenze all'interno della commissione paritetica, commissione peraltro inutile, creata esclusivamente come paravento delle decisioni dell'Amministrazione Provinciale, accadono eventi a dir poco raccapriccianti per noi ascolani, spero che Mandozzi & co. sappiano dare una giustificazione a quello che sta succedendo. Mentre sulla divisione non e' lecito sapere piu' nulla, solo riunioni ristrettissime all'interno della maggioranza al governo, al contrario in Provincia si approvano atti che vanno in un unico verso. Nel corso dell'ultimo bilancio approvato dalla sinistra nel piano programma delle vendite dei beni immobili per il 2008 sono stati inseriti due edifici della Provincia situati nel versante ascolano. Un fabbricato sito in Ascoli Piceno, via T. Lazzari per un valore di 5 milioni di euro, attuale sede dell'Istituto tecnico per geometri ed un fabbricato ex casa cantoniera Anas sita in Ascoli in Viale Treviri per un valore di 455 mila euro . Il ricavato andra' a finalizzare il piano delle opere pubbliche del 2008 che riguarda interventi sia ad Ascoli che a Fermo. Strano modo di perseguire una divisione equa, con il ricavato dei beni ascolani si finanziano opere pubbliche nel fermano. Al contempo si porta in votazione per il prossimo consiglio provinciale l'atto di aumento del capitale sociale della STEAT , societa' di trasporti Ete Aso e Tenna di Fermo. Si votera' l'aumento conferendo beni in natura della Provincia per circa 800.000 euro ed una cifra in denaro di circa 480.000 euro per un totale di 1.280.000 euro per ripianare in parole povere i debiti della societa' di trasporto del fermano. Nel frattempo che gli assessori ascolani "con pazienza e buonsenso" portano avanti lo "studio" sulla divisione i fatti sono incontrovertibili e molto preoccupanti: ad Ascoli si vende il patrimonio ed a Fermo si investono pesanti risorse economiche...Consoliamoci pero' che nella votazione dell'atto di divisione della Provincia, noi ascolani saremo in buone mani».