Si tratta di una convocazione inviata «Ai sindaci del Piceno, alle organizzazioni sindacali del Piceno, alle associazioni di categoria del Piceno, ai capigruppo consiliari del Piceno».
La Provincia evidentemente non è considerata Istituzione e quindi indegna di essere invitata. E' stata messa dietro la lavagna come si fa con gli studenti discoli a scuola?
Adesso vi raccontiamo come stanno le cose. Il presidente della Regione Gian Mario Spacca, insieme alla giunta regionale, aveva in scaletta di incontrare i 30 sottoscrittori del piano di rilancio dal basso del Piceno. Una sorta di scheletro ben definito delle esigenze del territorio con tanto di progetti atti a iniziare il recupero
occupazionale, industriale, infrastrutturale. Il 10 marzo però l'incontro non può aver luogo perchè la giunta regionale, presidente in testa, se ne va a fare un incontro all'interno di una realtà artigianale. La Regione fissa un ulteriore appuntamento al 19 marzo ad Ascoli per affrontare la situazione di recessione e declino industriale che pesa sul collo del Piceno e delle sue famiglie. Sembra un passo naturale l'interessamento del presidente Spacca per il Piceno e per Ascoli.
Due sono gli elementi che dovrebbero farlo pensare: Gian Mario Spacca inizia la sua campagna elettorale, che in modo plebiscitario lo ha depositato sulla poltrona più alta della Regione, proprio da Ascoli. Disse chiaro allora che quell'inizio, proprio da questo territorio, era simbolico, occorreva riallineare le Marche del sud, cioè il Piceno, ai numeri della Regione. Un elemento rafforzativo di quell'impegno si era avuto a dicembre del 2007 quando in occasione della Giornata delle Marche, dal palcoscenico del teatro Ventidio Basso aveva lanciato il "Progetto speciale per Ascoli".
Poi però arrivano due rinvii, quello dell'incontro del 10 marzo rinviato, con data fissata dalla Regione, al 19 marzo e quest'ultimo annullato dalla Provincia di Ascoli dopo la notizia che il presidente della Regione Gian Mario Spacca era nuovamente indisponibile.
Alla segretaria della Provincia di Ascoli alla quale si comunica il fatto si dice che all'incontro sarebbe arrivato l'assessore al bilancio Pietro Marcolini.
Il presidente della Provincia Massimo Rossi comunica questa notizia ai tre segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Giancarlo Collina, Antonio Angelini e Giuseppe Pacetti, e chiede loro il dafarsi. Il sindacato
ritiene che all'incontro con il tavolo di coordinamento territoriale sia presente, insieme alla giunta regionale, il presidente della Regione Marche per dare valore simbolico al confronto con tutti gli attori economici e sociali del territorio. A quel punto il presidente Rossi invia un telegramma per annullare quell'incontro chiedendo la fissazione di un'altra data alla Regione. Il resto è storia.
E il sindacato sta preparando su questa situazione un documento unitario Cgil Cisl e Uil.
«Il sindacato appoggia il presidente della Provincia che rappresenta il tavolo istituzionale. Qui non si sta scherzando – dice Giuseppe Pacetti – in Regione in un primo tempo su 120 milioni di euro 60 finiscono ad Ancona, e gli altri 60 sono da ripartire tra le altre tre province: Pesaro, Macerata e Ascoli, ma si dimentica che ora c'è anche Fermo. Poi si cambia. La somma a disposizione diventa 230 milioni di euro dei quali 160 restano ad Ancona e 70
circa vanno divisi per le solite tre restanti province, quindi al progetto speciale per Ascoli cosa resta? Ora arriva questa convocazione a San Benedetto firmata da un vice presidente senza più deleghe ed esclude la Provincia dall'invito, cioè il rappresentante del tavolo istituzionale dal quale è stato sottoscritto e condiviso il piano di rilancio».
E questa convocazione a San Benedetto del 28 marzo, pare la conoscano in giunta soltanto il vice presidente Luciano Agostini, che nel frattempo ha riconsegnato le deleghe al presidente Spacca, e l'assessore al bilancio Pietro Marcolini. «Quella convocazione – dice l'assessore regionale di Rifondazione Comunista Marco Amagliani, che vuole lavorare per ricomporre – non è scaturita dalla giunta. Ma le polemiche non mi piacciono, sono per recuperare le incomprensioni che ci sono state e abbassare i toni mettendoci tutti quanti intorno ad un tavolo. Non è stata presa nessuna decisione ufficiale di ripartizione dei fondi. Quanto ai fondi Fas ritengo che vadano a gestire materie nelle quali la
Regione non può intervenire: acqua, rifiuti. Tra l'altro, parliamo di un arco temporale di sette anni. Per il “Progetto speciale per Ascoli” si possono utilizzare le risorse degli accordi quadro ministeriali. L'impegno per Ascoli è stato preso, vediamo come recuperare le risorse, con la polemica non le recuperiamo; io sto lavorando per ritrovare il bandolo della matassa».
Il sindaco di Ascoli Piero Celani non ha neppure visto la convocazione ma alla notizia che un incontro venga fatto a San Benedetto resta perplesso e contrariato. «Conosco il documento del tavolo provinciale solo perchè il presidente Rossi me lo ha inviato – dice il sindaco Celani – ma non siamo mai stati invitati a quel tavolo. Ora mi si dice che per parlare dei problemi del territorio ci si convoca a San Benedetto, neppure Pagliare del Tronto che poteva apparire baricentrico rispetto a Fermo, e in ogni caso Ascoli è pur sempre un capoluogo di provincia. Ancora una volta c'è un ulteriore elemento di mancata attenzione verso Ascoli».
La convocazione a San Benedetto del Tronto per il 28 marzo
«Abbiamo appreso con rammarico il rinvio dell'incontro previsto per oggi 19 marzo, preceduto da uno strumentale attacco del presidente della Provincia di Ascoli Massimo Rossi al presidente della Regione Gian Mario Spacca. La cosa che più dispiace è l'insinuazione che vorrebbe far credere che il governo regionale soffra il confronto con le istituzioni o con la classe dirigente di un qualsiasi territorio provinciale. In realtà il presidente Spacca aveva delegato i sottoscritti a partecipare alle riunione perché chiamato a Roma per una Conferenza dei presidenti delle Regioni convocata all'ultimo momento, ma molto importante per i provvedimenti con ampie ricadute sulle Marche previsti all'ordine del giorno. Il presidente Spacca aveva inoltre assicurato che avrebbe fatto di tutto per partecipare almeno all'ultima parte dell'incontro. D'altra parte tutti sanno, e in particolare voi, che c'è sempre stata la massima disponibilità da parte nostra. Il presidente Spacca e la giunta si sono recati in tutti i Comuni marchigiani che ne hanno fatto richiesta, hanno incontrato organizzazioni sindacali e di categorie nei vari tavoli di concertazione ed anche in incontri territoriali quando se ne è sentita esigenza. Vale la pena ricordare che l'ultimo incontro del presidente Spacca con il presidente Rossi è di venerdì 7 marzo, poco più di una settimana fa. Questo ci serve per dire che respingiamo al mittente tutte le accuse fatte dal presidente Rossi che, evidentemente, sentendosi già in campagna elettorale, cerca di trovare nemici inesistenti.La Regione non ha mai sottovalutato i problemi del Piceno tanto che, per il 2008, è stato annunciato come una delle priorità programmatiche, il progetto speciale per questo territorio con specifica delega all'attuale vicepresidente. Progetto che, nonostante le strumentali accuse, verrà intrapreso con serietà e capacità di ascolto per costruire insieme quelle misure che regionalmente possono essere messe in campo. Se invece, il metodo che vuole usare il presidente Rossi, è quello appartenente ad altri tempi quando si andava promettendo tutto per poi battere cassa, in questo caso alla Regione, questa è una pratica che non ci appartiene e che respingiamo al mittente. Consapevoli però delle preoccupazioni, delle esigenze espresse e anche della capacità progettuale che i soggetti in indirizzo hanno più volte palesato e non avendo avuto la possibilità di un dialogo perché l'incontro è stato unilateralmente annullato dal presidente Rossi, noi avremmo invece il piacere di riprendere un confronto con le istituzioni e con i rappresentanti dei lavoratori e delle imprese del Piceno. Pertanto vi invitiamo ad un incontro che si terrà nella sala consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto venerdì 28 marzo alle ore 10. In quella sede, salvo impegni urgenti legati alla crisi di governo e alla necessità di dare atto alle procedure previste dalla Finanziaria 2008, oltre ai sottoscritti, sarà presente anche il presidente Spacca.Tanto si doveva per chiarezza».
Firmato
Il vice presidente Luciano Agostini
e l'assessore Pietro Marcolini