Provincia di Ascoli, crisi politica alle porte

Provincia di Ascoli, crisi politica alle porte

Un documento in risposta alla lettera aperta del presidente della Provincia Massimo Rossi

E' da poco in corso una riunione nella sede elettorale con assessori e consiglieri provinciali del PD convocata dal coordinatore Mauro Gionni. Nella riunione sarà redatto un documento che darebbe il via alla crisi dell'amministrazione provinciale. D'altro canto il presidente della Provincia si dice pronto ad ogni confronto e a dare il giudizio su ciò che sta accadendo, sostiene, sarà l'intero territorio. «Il mandato che ho avuto dagli elettori - dice il presidente Rossi - pone l'obbligo di trovare soluzioni tempestive per un territorio che è palesemente in crisi, quando ci sono segnali come quelli che hanno visto decidere sui fondi strutturali divisi aritmeticamente in quattro, neppure considerando che le province MASSIMO ROSSI, LUCIANO AGOSTINI, ADRIANO FEDERICI, GIAN MARIO SPACCA E LUCIANO VIZIOLIsono ormai 5».
Il consigliere regionale di An Guido Castelli sottolinea come in tre occasioni importanti, da sei mesi a questa parte, l'atteggiamento della Regione e del presidente Spacca siano solo all'insegna del mero slogan. Impegni soltanto a parole, mentre si nega con l'approvazione del Por (piano operativo regionale) per i Fondi strutturali che il territorio piceno si trovi in una situazione di declino industriale. «Nessuna priorità - dice Castelli - viene riconosciuta ai territori ex obiettivo 2, la Regione s'inventa l'area metropolitana per Ancona sulla quale indirizzare risorse comunitarie e, ciliegina sulla torta, l'8 gennaio, varato il piano delle criticità industriali e artigiane, disattende completamente le richieste formulate dal Cal (consiglio delle autonomie locali) che chiede priorità per i territori ammessi agli aiuti di Stato in deroga, tra i quali anche Ascoli Piceno».